La prima volta di mia figlia, la recensione della commedia di Riccardo Rossi

Il 19 marzo la Universal Pictures distribuirà in tutti i cinema italiani La prima volta di mia figlia, una divertente commedia diretta da Riccardo Rossi e interpretata dallo stesso Rossi con Anna Foglietta, Fabrizia Sacchi, Stefano Fresi e Benedetta Gargari che analizza le difficoltà del rapporto tra genitori e figli.

TRAMA

Alberto (Riccardo Rossi) è un medico della mutua separato da dieci anni e dedito alla sua bellissima figlia quindicenne Bianca (Benedetta Gargari). La sua esistenza scorre monotona tra il lavoro e le sue mille paranoie. Ma un giorno, leggendo il diario di Bianca, scopre che la giovane ragazza ha deciso di perdere la verginità. Confuso e preoccupato Alberto organizza una cena con i suoi amici di sempre per convincere Bianca che è ancora troppo giovane per compiere un passo così importante. Ma i ricordi del passato prenderanno il sopravvento portando Alberto e tutti gli altri a raccontare la loro prima volta.

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RECENSIONE

Dopo una serie infinita di fiction, film, programmi televisivi e spot Riccardo Rossi debutta dietro la macchina da presa con La prima volta di mia figlia, una divertente commedia che, pur non aggiungendo nulla di nuovo al panorama cinematografico italiano, non delude. Infatti a dispetto di un inizio caratterizzato da una serie di sketch visti e rivisti e da una regia poco a fuoco, La prima volta di mia figlia assume consistenza grazie ad una idea vincente e ad un cast eccezionale che vede Anna Foglietta e Stefano Fresi protagonisti indiscussi delle parti più divertenti del film.

Come divertenti ed efficaci sono le parti caratterizzate dalle versioni adolescenti dei protagonisti che danno al film quel sapore di commedia retrò che ha il suo perché. E Riccardo Rossi, nonostante figuri come il protagonista principale della pellicola, ha qui l’intelligenza di concentrarsi principalmente sul suo ruolo da regista dando uno spazio maggiore ad interpreti ben più efficaci di lui. Il risultato è una commedia semplice, leggera e gradevole che conferma Riccardo Rossi un regista da tenere d’occhio e che arricchisce di un altro titolo la sempre più consistente lista di graziosi film che il nostro cinema ci sta regalando.

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