Quando c’era Marnie, il nuovo film dello Studio Ghibli al Giffoni 2015

Abbiamo visto in occasione della 45° edizione del Giffoni Film Festival il nuovo attesissimo film dello Studio Ghibli: Quando c’era Marnie. Diretto da Hiromasa Yonebayashi, animatore di grandi classici come La città incantata ed Il Castello errante di Howl e regista di Arrietty – Il mondo segreto sotto il pavimento, Quando c’era Marnie racconta l’emozionante storia di Anna, una dodicenne orfana timida ed introversa che, in seguito ad un grave attacco d’asma, si trova costretta a trascorrere le vacanze estive da alcuni zii nella città balneare di Kushiro, dove potrà respirare l’aria salubre del mare. Ma giunta a Kushiro, Anna si imbatte in una grande villa abitata da una bella e misteriosa ragazza dai capelli biondi di nome Marnie. Le due stringono una profonda e segreta amicizia ma col passare dei giorni Anna si rende conto che Marnie e la villa hanno qualcosa di stranamente familiare…

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Dopo il grande successo di Inside Out il Giffoni Film Festival presenta in super anteprima Quando c’era Marnie, un film di animazione che ci riporta nel magico mondo dello studio Ghibli. Un mondo caratterizzato da personaggi sopra le righe,  dinamiche struggenti ed incantevoli musiche; elementi vincenti che ritroviamo in Quando c’era Marnie, un lungometraggio che abbandona il tema della guerra per concentrare l’attenzione sul passato che non ricordiamo o che volutamente dimentichiamo. Un tema forte che, rispetto ad altri lungometraggi più freddi perché incentrati su realtà che ci riguardano solo da lontano, emoziona regalando alcuni dei momenti più belli del cinema di animazione di Miyazaki. Ma anche se il tema portante della storia è più incentrato sulla realtà rispetto ad altri film dello Studio Ghibli, Quando c’era Marnie presenta comunque alcuni aspetti tipici dei film di Miyazaki come la narrazione caratterizzata da tempi esageratamente dilatati, l’infinità  di sotto-temi ed il ritmo a tratti fiacco. Ma un minimo di lentezza è un prezzo da pagare per godere di alcuni disegni ed inquadrature in grado veramente di rubare il fiato. È impossibile infatti non commuoversi di fronte al finale di Quando c’era Marnie, un film malinconico che, insegnandoci una volta e per tutte il ruolo che ha il passato sulle nostre vite, ci riporta nel magico mondo dello Studio Ghibli. Un mondo che continua a regalare non solo grandi opere d’animazione, ma spettacolari film in grado di rubarci il cuore.

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