Il Libro della Giungla, lo spettro del razzismo nel remake di Jon Favreau

La Disney sta portando sul grande schermo il remake de Il Libro della Giungla in versione live-action, ma a far preoccupare sono gli stereotipi razziali che affliggevano il cartone animato del 1967, punto dolente per i critici. Il film, presentato oggi in anteprima a Los Angeles, ha un cast stellare, tra cui Idris Elba come Shere Khan, Bill Murray come Baloo, Scarlett Johansson come Kaa, Lupito Nyong’o come Wolfmother Raksha, e l’esordiente Neel Sethi come Mowgli. Il regista Jon Favreau ha promesso che il film si basa molto sulla “forza del mito” dell’autore Rudyard Kipling. Ma sia il libro di Kipling, che è stato scritto da un punto di vista coloniale britannico, sia l’adattamento animato della Disney sono stati a lungo criticati per le loro sfumature razziste, e i critici avvertono che ci vorrà qualcosa di più di animali parlanti ed effetti speciali per evitare l’offesa.

Il primo Il libro della giungla della Disney si basava sull’opera di Kipling; questo è basato sul film, quindi ci sarà un’altra generazione che contribuirà” ha detto Robert Thompson, professore di televisione e cultura popolare alla Syracuse University. Hollywood è molto sensibile alle accuse sulla mancanza di una sensibilità razziale e sulle diversità, quindi la decisione di rifare Il Libro della Giungla potrebbe sembrare particolarmente rischiosa. Nel film originale King Louie (che non è nel libro di Kipling) era una scimmia con competenze linguistiche più povere rispetto agli altri animali. La sua canzone “I Wanna Be Like You” fu cantata dal cantante e trombettista americano Louis Prima in stile Dixieland. Nel secondo film, quando gli animatori Disney vennero avvicinati da Prima, questo ha scherzato con loro dicendo: “Volete farmi fare una scimmia?

Al rilascio del film il personaggio di King Louie è stato ampiamente criticato per un’ indiscutibile connotazione di disuguaglianza tra gli afro-americani e i caucasici. “Perché perdere tempo con questa storia, quando ci sono tanti altri libri tra cui scegliere che non sono stati ancora scoperti dal pubblico Disney? La Disney può permettersi qualcosa di più efficace, rispetto ad un remake di un film che dovrà essere così decostruito dall’originale in un pasticcio irriconoscibile per avere successo“. Dodici anni e newyorkese, Sethi è stato scelto per interpretare Mowgli, dopo un provino di ben 2.000 aspiranti. Christopher Walken interpreta King Louie.

Murray e Sethi hanno parlato della loro versione di “The Bare Necessities” su US TV a tarda notte la scorsa settimana, suggerendo che almeno questa rimarrà nel film. Nel mese di febbraio Favreau ha confessato al sito Collider il suo amore per il jazz di New Orleans e di come la sua intera linea musicale provenga da Bugs Bunny e dai cartoni animati Disney. “Gli archetipi introdotti da un giovane Jon Favreau influenzano anche il mio modo di essere. Quindi non voglio essere una fonte di distrazione, ma ho sicuramente voluto introdurre le generazioni successive verso alcune influenze“.

Fonte: CinemaBlend