Scouts vs. Zombies, la recensione della commedia horror più folle del 2015

Chi può fermare una epidemia di famelici zombie? La risposta è semplice, tre giovani boy-scout. Questa è la premessa di Scouts Vs. Zombies, la commedia horror diretta da Christopher Landon e interpretata da Tye Sheridan, Logan Miller, Joey Morgan, Sarah Dumont, David Koechner e Patrick Schwarzenegger che racconta la storia di Ben (Tye Sheridan), Carter (Logan Miller) e Augie (Joey Morgan), tre teenager che, stanchi di essere derisi dalle ragazze, decidono di chiudere una volta per tutte con il loro gruppo di boy-scout. Ma uno zombie scappato da un misterioso laboratorio, infettando gli abitanti della loro piccola cittadina, cambia le carte in tavola. I tre infatti, con l’aiuto della bella e aggressiva Denise (Sarah Dumont), utilizzeranno tutte le preziose informazioni raccolte durante gli anni di boy-scout per estinguere una volta per tutte la minaccia zombie.

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Quando Scouts Vs. Zombies inizia, si intuisce subito la direzione che Christopher Landon ha voluto dare al progetto, ovvero un misto di follia, ironia e gore. Dopo l’irresistibile prologo sulle note di Iggy Azalea, lo spettatore viene catapultato in un bizzarro universo popolato non solo dai zombie che tutti conosciamo ma anche da sensuali stripper, famelici cervi, crudeli gatti e chi più ne ha più ne metta. Come anticipato in introduzione la follia è l’elemento fondamentale di una commedia horror che sin dal primo minuto seduce il pubblico divertendolo come pochi film dello stesso genere sono riusciti a fare. Nonostante sia quasi impossibile elencare tutte le idee geniali di Scouts Vs. Zombies, persuadere uno zombie fan di Britney Spears intonando Baby One More Time o utilizzare i fucili spara-palle per far saltare in aria le cervella dei non morti sono piccole chicche di un’opera imprevedibile e originale che è già cult. Inoltre le riprese patinate e la colonna sonora pop unite ad uno script brillante e a un ritmo serrato e coinvolgente sono altri punti di forza di una pellicola che, pur eccedendo nello splatter e nei toni, non è mai volgare, ma solo follemente divertente. Il pubblico americano non ha (inspiegabilmente) gradito questo piccolo capolavoro di Landon che, a dispetto dei quindici milioni di budget, ne ha incassati solo quattordici worldwide. Scouts Vs. Zombies resta così una horror comedy irresistibilmente unica che non ha nulla da invidiare ad un classico del cinema di genere come L’alba dei morti dementi di Edgar Wright.

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