“Steven Spielberg mi ha cambiato la vita quando avevo otto anni”, parola di Jamie Bell

 

 

Interessante e anche divertente la conferenza stampa che si è tenuta questa mattina per il nuovo film di Steven SpielbergLe Avventure di Tintin – il segreto dell’Unicorno, nei nostri cinema a partire da oggi e presentato al Festival Internazionale del Film di Roma ieri. Protagonista assoluto delle domande del pubblico è stato il giovane attore inglese Jamie Bell (Billy Elliot,  King Kong) che ha parlato di vari argomenti.

Si è parlato moltissimo della tecnica della performance capture, Bell ne ha parlato entusiasta dicendo che per lui lavorare in questo modo è stato come un gioco e che “anche se può essere difficile comprendere il processo di tale tecnica, è molto valida“. Nonostante il grande apporto della tecnologia in processi di questo tipo quello che rimane al centro è “l’attore con la sua performance” ed inoltre “permette agli attori, in particolare ai grandi caratteristi, di cimentarsi in ruoli che altrimenti non potrebbero mai interpretare“, lui stesso ha dichiarato infatti di voler interpretare ancora Tintin in futuro e magari andare sulla Luna come scritto in una delle sue numerose avventure.

Ovviamente ha parlato anche dei limiti e dei difetti della performance capture, dicendo che “non c’è set e bisogna di conseguenza immaginare come sarebbe interagire con gli oggetti di scena“, la scena più complicata è stata quella in mare, Bell in realtà si trovava tra alcuni pneumatici, cercando di riprodurre la goffezza di chi si trova sott’acqua. Ha parlato moltissimo del suo amico e collega Andy Serkis, attore insieme a lui in Le Avventure di Tintin – il segreto dell’Unicorno, elogiandolo tantissimo dicendo che : “è uno degli attori migliori e con più talento con cui io abbia mai avuto a che fare, sà fare tutto, siamo stati molto fortunati ad averlo nel cast, ha insegnato a tutti cosa significa lavorare con la performance capture, non dimentichiamo che lui è Gollum. Mi piacerebbe però vedere più spesso il suo volto sullo schermo“.

L’attore si è dichiarato non solo un gran fan di Tintin, uno dei requisiti per cui gli è stata data la parte oltre che per la sua provenienza europea e la sua dimistichezza con la performance capture, ma anche di Tom & Jerry e di Batman, mentre non ha amato molto la trasposizione cinematografica di Spider-man. Il momento più interessante però è stato quello in cui Jamie ha parlato del suo adorato Steven Spielberg. “Steven Spielberg mi ha cambiato la vita quando avevo otto anni, è da quando ho visto al cinema Jurassic Park che sono un suo grande fan. Inizialmente da bambino credevo che fosse una sorta di mago, non una creatura di questo mondo. Spielberg capisce noi attori e riesce a toccare il senso di nostalgia che abbiamo dentro, risveglia in bambino che è in noi.”.

Ha inoltre precisato che non deve essere stato facile per un regista classico come lui, che dà moltissima importanza alla presa diretta e alla luce naturale, lavorare in situazioni così nuove e moderne. Sicuramente un attore come Jamie Bell ha saputo dare la giusta fisicità e una performance coinvolgente anche a distanza a Tintin.