The Cure, Radiohead e Lenny Kravitz al Rock in Roma 2012

 

 

Una notizia che migliaia di fan attendevano da tempo e che ora si concretizza. Il 9 Luglio prossimo lo storico gruppo di Robert Smith, i The Cure, sbarcherà a Roma, precisamente al Rock in Roma a Capannelle. Nel 2011 hanno suscitato un’eco strepitosa sia la partecipazione al “Bestival” all’Isola di Wight, un concerto con oltre 30 brani in scaletta, sia il concerto tenuto alla Royal Albert Hall a Londra, intitolato “Reflections“, nel quale la band ha suonato per intero dal vivo i primi 3 album della propria carriera, cioè “Three Imaginary Boys“, “Seventeen Seconds” e “Faith“. Così i Cure, ovvero Robert Smith (voce e chitarra), Simon Gallup (basso), Jason Cooper(batteria) e Roger O’Donnell (tastiere) per il 2012 hanno deciso di tornare “live” con un set di quasi tre ore di musica. Le prevendite sono partite mercoledì 18 gennaio, sul sito TicketOne e da lunedì 23 gennaio i biglietti saranno disponibili nei circuiti di prevendita ufficiali del Rock in Roma Festival, per quanto bisogna dire non siano propriamente economici, visto il prezzo unico di 55 euro più diritti vari di prevendita. Ma la scaletta del tanto atteso concerto prevede tante canzoni tratte dai 14 album di inediti della loro carriera, incluse quelle che fanno parte del loro epico lavoro “Wish”, del quale quest’anno ricorre il ventennale, catapultando senza dubbio il concerto tra le date più attese di questa estate.

Ma altri due grandi della musica hanno scelto l’Italia e il festival rock della Capitale come tappa estiva dei propri tour, all’Ippodromo delle Capannelle il 30 giugno arriveranno nientemeno che i Radiohead che premieranno il pubblico italiano che non vedrà altre tappe del loro tour europeo al di fuori di Roma con il primo concerto nella Capitale, mentre Lenny Kravitz ritorna in Italia con Black And White Tour” il 17 luglio 2012. Grazie a ritmi elettronici, alla particolare voce di Thom Yorke  e a testi visionari, i Radiohead hanno creato una colonna sonora ideale per gli ultimi anni, mettendo in musica il desiderio di fuga, la necessità di perdere sé stessi, l’alienazione e la spersonalizzazione causati dalla tecnologia e dalle convenzioni della società contemporanea.