The Exorcist, 3 motivi per vedere la nuova serie tv horror della FOX

E’ tutto pronto per venerdì 23 settembre, data in cui arriva in tv The Exorcist, la serie a tema horror di FOX America che rievoca il mito di William Friekin portato al cinema nel lontano 1973. Tre anni dopo l’annuncio di una serie tv ispirata alle vicende de L’Esorcista, la rete che in America trasmette Empire, acquista questo progetto molto atteso che sdogana il tema horror (e le possessioni demoniche) in tv. Con The Exorcist si attinge di nuovo alla grande tradizione cinematografica, tanto è vero che la serie con protagonista un’iconica Geena Davis, è una fra le più attese e chiacchierate della prossima stagione televisiva. Ci attendono 13 episodi, tanti brividi stregati, segreti, misteri ed un pericolo incombente che inesorabilmente si abbatte sulla nostra modernità.

The Exorcist

Di cosa parla la serie tv? La storia è incentrata sulla vita della famiglia Rance, fervente cattolica, e sul loro legame con le forze oscure. Tutto ha inizio quando il giovane prete Tomas Ortega – dal passato tormentato e pieno di dubbi sul suo operato – viene contattato da Angela Rance (Geena Davis). La donna che vive una strana situazione familiare con un marito sempre assente e due figlie l’una diversa dall’altra, chiede l’aiuto di padre Tomas per risolvere una spinosa situazione. L’uomo di Chiesa dovrebbe supportare moralmente la giovane Charlotte dopo che, a causa di un brutto incidente,  ha dovuto accantonare il suo sogno di diventare ballerina. Tomas nota però  fin da subito qualcosa di strano, intuizione che gli viene confermata dalla stessa Angela: la donna è  convinta che la casa sia infestata dal demonio.

Parallelamente padre Tomas è costantemente tampinato da alcuni incubi, piuttosto realistici, nei quali incontra con Marcus Lang (prete anche lui) intento ad esorcizzare un ragazzino di colore. Tomas comincia ad indagare su padre Marcus e, dopo un confronto con quest’ultimo, intuisce che le paure di Angela non sono del tutto infondate. La famiglia Rance infatti nasconde un  segreto ancestrale, pericoloso che, di convesso, scuote le fondamenta del credo cristiano. Ma i colpi di scena non sono finiti…

La serie ha pregi e difetti, questo è logico, ma vale la pena dare uno sguardo al pilot? Crediamo che ci siano tre validi motivi per dare una chance a The Exorcist.

The Exorcist è l’erede morale del cult diretto da William Friedkin

Senza nulla togliere al film del 1973 che ancora oggi rimane il lungometraggio più spaventoso di sempre, la serie della FOX pare compiere un piccolo miracolo. Modernizzando e contestualizzando l’eterna lotta fra bene e male, fra fede e miscredenza, la tematica horror finalmente esplode con tutta la sua veemenza. Con poche e semplici e mosse, e grazie al grande background lasciato in eredità da Friedkin, The Exorcist colpisce e stupisce; tutto merito di un pilot che sommessamente delinea le caratteristiche dei singoli personaggi, pennella una trama concisa ma con tante sfumature e, soprattutto, è capace di far scendere un brivido lungo schiena. A quanto pare l’horror – quello vero – ha trovato casa in tv.

exo2

Convince per un’atmosfera tesa ed asfissiante

Non solo contenuti di stile ma il coefficiente necessario per rendere tale una serie tv, sono la fotografia e la regia. The Exorcist, almeno in apparenza, riesce a concretizzare tutta la palpabile tensione che traspare dalla sceneggiatura. C’è la regia minimale ed in cerca del chiaroscuro perfetto, una fotografia molto etera che si focalizza su i volti e su tenui giochi di sguardi, ed in questa cornice, emerge anche una colonna sonora  tagliente come una lama di coltello che si insinua come un dubbio latente. Pochi dettagli per rendere quanto più veritiera la paura ed il disagio che i singoli personaggi stanno vivendo. Caratteristiche di stile e scenografiche che, alla fin fine, compensano dove la trama tentenna pericolosamente.

Il dualismo ‘fede ed ateismo’ come non lo avete mai visto

La religione solitamente è un argomento alquanto ostico per il pubblico televisivo, ma nel contesto sociale di oggi qualcosa sta cambiando. The Exorcist come altre serie prima di lui, focalizza il discorso sull’essenza stessa del credo cristiano: credere in Dio e quindi di convesso anche alle forze del male che tentano i deboli, oppure la manifestazione del demonio è solo una fotografia sfocata di una realtà consumistica? Credere e non credere, questo il problema. Credere che il male possa avere un potere così grande sull’essere umano, oppure rimane basiti di fronte ad un potere ancestrale che uccide e man mano diventa sempre più forte.

È un dualismo di grande impatto messo in scena nella serie tv, un dualismo che con tutte le attenuati del caso, attraverso il racconto della famiglia Rance, scuote la coscienza del pubblico. Oggi come allora, ci si interroga se siamo soli nell’universo, se nella quotidianità agiscono forze che vanno ben oltre l’immaginario, e serie tv come The Exorcist, oltre al mero intrattenimento, si fanno portavoce di un dissidio, di un malessere, e rendono realisti tutti i dubbi che attanagliano la nostra modernità.