The O.C., 5 punti di forza di una serie tv fuori dal tempo

Il 5 agosto del 2003 ha debuttato negli Stati Uniti e in Canada The O.C., il teen drama di Josh Schwartz. Interpretato da Ben McKenzie, Mischa Barton, Adam Brody e Rachel Bilson, lo show racconta la storia di Ryan Atwood, il teenager di Chino adottato dalla famiglia Cohen. Accolto a braccia aperte dal fratello adottivo Seth, Ryan capitola nella società elitaria ma tutt’altro che perfetta di Newport Beach. 

Dal 2003 al 2007, The O.C. ha emozionato dieci milioni di spettatori con le tragiche avventure dei ragazzi di Orange County. Quattro stagioni e novantadue episodi che, a quindici anni dal debutto, ricordiamo con una nostalgia senza precedenti. In nome del legame che ci unisce all’ultima serie teen degli anni Duemila, trascendiamo il solito articolo celebrativo (ma se siete tradizionalisti, potete leggere qui) con uno speciale diverso dal solito. Mettendo da parte la sigla, il cast e i segreti del set, analizzeremo perché è legittimo rimpiangere uno show che chiude una parentesi seriale e diventa un cult generazionale:

the o.c.

1. The O.C., il ritmo pop

The O.C. è l’ultima serie televisiva cristallizzatasi nell’immaginario seriale come un trionfo di musica pop. Impreziosita da una delle soundtrack più emozionanti di sempre (dalla immortale sigla dei Phantom Planet alla elettronica Hide and Seek degli Imogen Heap e Dice, la perla di William Orbit e Finley Quaye), la serie di Josh Schwartz ha un ritmo senza precedenti. Una colonna sonora che, una decade prima del fenomeno Glee, accompagna le quattro stagioni dello show con una serie di album tratti dalle avventure di Newport Beach.

 the o.c.

2. The O.C., il pathos eccessivo

Nel 2003 The O.C. ha sostituito il teen drama più iconico della tv mondiale. Stiamo parlando di Dawson’s Creek, la serie tv di Kevin Williamson caratterizzata da grandi emozioni e un pathos spesso eccessivo (“le drammatiche conseguenze di un bacio” di Joey Potter fanno sorridere i ragazzi di oggi). Ma è proprio l’astrazione dal reale che ha consacrato The O.C. l’erede indiscusso dello show interpretato da Katie Holmes, James Van Der Beek, Joshua Jackson e Michelle Williams. Dalle dipendenze di Marissa Cooper, i problemi psichiatrici di Oliver Trask e le risse finite a colpi di pistola al suicidio di Johnny Harper, il terremoto di Newport Beach e la morte di uno dei personaggi cardine, i protagonisti di The O.C. ne passano di tutti i colori. Un pathos tanto eccessivo quanto assolutamente unico nel suo genere!

the o.c.

3. The O.C., l’affetto del pubblico

Al di là dei problemi narrativi e delle situazioni surreali (talvolta perfino tragicomiche), The O.C. è l’ultima serie tv che ha regalato al pubblico dei personaggi tanto imperfetti quanto immortali. Il bullo dal cuore d’oro Ryan Atwood,  la splendida e problematica Marissa Cooper, il nerd impacciato Seth Cohen e la spocchiosa e irresistibile Summer Roberts non sono solo i protagonisti di The O.C. ma gli amici immaginari della nostra adolescenza. Una serie di personaggi che hanno consolidato con il pubblico un legame raro nell’entertainment contemporaneo.

the o.c.

4. The O.C., l’amore LGBT

Il cinema e le serie tv raccontano da sempre l’amore LGBT. Ma il problema è, come sempre, il target: dai Segreti di Brokeback Mountain a Queer as Folk, i film e gli show a tematica LGBT si rivolgono a un pubblico d’elite. Una realtà che inizia a cambiare: la prova è Tuo, Simon, il film che racconta l’amore omosessuale con un linguaggio adatto a tutti e, in particolare modo, agli adolescenti che lottano ogni giorno per accettarsi. Quindici anni prima del teen movie con Nick Robinson, The O.C. mette in scena l’amore tra Marissa Cooper e Alex Kelly, interpretate rispettivamente da Mischa Barton e l’allora emergente Olivia Wilde. Una relazione che, nella sua ingenuità, racconta l’omosessualità a milioni di giovani in tutto il mondo.

the o.c.   5. The O.C., uno show fuori dal tempo

Sono passati quindici anni dalla release di The O.C.! Chi andava a scuola e viveva le prime avventure sentimentali, oggi lavora e ha famiglia. Le cose cambiano e con loro cambia lo sguardo sui film e sulle serie tv amate durante l’adolescenza. Eppure come Buffy, Dawson’s Creek e Streghe, The O.C. fa parte di quella generazione di show che, nonostante tutto, continueremo a difendere a spada tratta. The O.C. è invecchiato e noi con lui ma Ryan, Marissa, Summer e Seth sono ancora a Newport Beach. E ogni volta che “California here we come” dei Phantom Planet partirà in radio, ripenseremo all’immortale show di cui fanno parte!

The O.C. – La sigla originale