“The Utopia of Hugging for 20 Minutes”, performance collettiva dei Gao Brothers in memoria della piccola Joy

 

 

L’occasione è data dalla mostra “(Un)Forbidden City. La post-rivoluzione della nuova arte cinese” presentata da Gao Zhen e Gao Qiang, in arte i Gao Brothers, a cura di Simona Rossi e Dominique Lora, dal 25 gennaio al 4 marzo 2012 al MACRO Testaccio nell’ambito della Biennale Internazionale di Cultura Vie della Seta. In memoria di Zhou Zheng e della figlia Joy, vittime dell’agguato di via Giovannoli a Roma, piazza del Popolo ospita un’altra iniziativa per onorare la memoria del papà cinese e della sua piccola di sei mesi. In loro memoria è stata la performance collettiva “The Utopia of Hugging for 20 Minutes”, di sabato 28 gennaio 2012 in piazza del Popolo a Roma.

 “Un abbraccio lungo 20 minuti con gli sconosciuti intorno a noi” dicono i Gao Brothers “è l’occasione per ribadire la necessità di stringersi gli uni agli altri, soprattutto in circostanze tragiche come quelle che hanno colpito la famiglia di Zhou Zheng e tutta la comunità cinese di Roma”.

La performance, come già citato da Bérénice Angremy, non è altro che un linguaggio che non è solo sociale, ma che rappresenta un’approccio artistico, generoso, volto nei confronti del prossimo. I fratelli Gao si inoltrano in una realtà dettagliata di una società considerata sotto la lente d’ingrandimento delle piccole tragedie e delle piccole gioie del quotidiano. Il loro lavoro rappresenta simultaneamente il micro e il macroscopio del mondo reale. Per loro la performance non è altro che un allegoria di un sentimento umano collettivo. Nel 2001 furono invitati alla 49° Biennale di Venezia per presentare la loro Performance, ma censurati dallo stato non gli fu permesso di lasciare il paese. Realizzare questa performance a piazza del Popolo il prossimo 28 gennaio sarà un’opportunità unica, in Italia, per continuare questa catena utopica di abbracci di amore umani che dalla Cina sta facendo il giro del  mondo.

Curata dai Gao Brothers (artisti conosciuti a livello internazionale per i loro esperimenti artistici e multimediali sull’idea della crisi spirituale che colpisce l’individuo e più generalmente la condizione umana) ed in collaborazione con Simona Rossi e Dominique Lora, la performance si è svolta nell’ambito della Biennale Internazionale di Cultura Vie della Seta, grazie all’appoggio del MACRO e alla sinergia tra il Ministero degli Affari Esteri, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Roma Capitale. La performance è stata organizzata, prodotta e sponsorizzata da Glocal Project Consulting, con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura.