Tom Felton si commuove al Giffoni: “Seguite il vostro cuore e fate solo ciò che amate”

La 45° edizione del Giffoni Film Festival si arricchisce di un pizzico di magia in più con l’arrivo di Tom Felton, il celebre attore inglese che tutti ricordiamo per il ruolo del Serpeverde Draco Malfoy nella saga di Harry Potter. Ma la carriera di Felton inizia ben quattro anni prima dello storico capitolo di Chris Columbus tratto dal libro di J. K. Rowling. Prima di divenire il villain di Harry Potter, Felton esordisce nel film per ragazzi I rubacchiotti di Peter Hewitt e nel classico Anna and the King di Andy Tennant, dove recita al fianco di grandi star come Jodie Foster e Chow Yun-Fat. In seguito ottiene il ruolo di Draco Malfoy nella saga di Harry Potter che lo impegna dal 2001 al 2011. Ma smessi i panni del maghetto Serpeverde Felton appare ne L’alba del pianeta delle scimmie di Rupert Wyatt, in The Apparition di Todd Lincoln e ne La ragazza del Dipinto di Amma Asante. Nel frattempo avvia una brillante carriera musicale pubblicando 4 EP e due singoli ufficiali ed appare in serie televisive come Labyrinth e Murder in the First. E non è tutto. Perché Tom Felton sarà con Joseph Fiennes tra i protagonisti del nuovo film di Kevin Reynolds, Risen, che affronterà il difficile tema della Resurrezione di Cristo. Potete trovare qui le dichiarazioni di Tom Felton durante la conferenza stampa e l’incontro con i giurati.

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Come è stato prendere parte ad una saga come Harry Potter?

Ho iniziato a girare i film di Harry Potter all’età di 13 anni. Quello che posso dire è che se qualcuno mi avesse detto che un giorno sarei stato qui non ci avrei creduto. Ho avuto la fortuna di interpretare un personaggio molto diverso da me, l’unica cosa che abbiamo in comune io e Draco sono gli occhi azzurri. Negli anni mi sono divertito a cercare di capire perché fosse così cattivo e penso che la causa principale sia la sua famiglia.

Quale è il suo rapporto con la musica?

Continuo a scrivere canzoni ma non penso di trasformare questa passione in una professione. Il mio obiettivo è solo divertirmi con gli amici. La musica è qualcosa che mi aiuta tantissimo a rilassarmi, meditare ed affrontare i problemi di tutti i giorni. Le canzoni sono un po’ come uno script. Ad esempio I Beatles hanno scritto tantissime canzoni con tre accordi suonati in sequenza diversa ed anche la recitazione è così. Puoi dire la stessa battuta in tanti modi diversi e creare così sensazioni diverse.

J.K. Rowling ha dichiarato che le sarebbe piaciuto concludere diversamente la saga di Harry Potter. Che cosa pensa al riguardo?

Penso che J.K. Rowling abbia fatto le cose in modo perfetto. Certo, mi sarebbe piaciuto se fosse stato Draco Malfoy ad uccidere Voldemort. Scherzo, la saga è perfetta così. Non cambierei nulla. Cambiare Harry Potter sarebbe come cambiare la fiaba di Cenerentola.

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Che cosa può rivelarci del suo prossimo progetto?

Non sono molto esperto del tema trattato nel film. Quello che posso dire è che il regista ha fatto di tutto per rendere il film il più realistico possibile. Quando ho iniziato a girare ero un ateo convinto ma questo film mi ha fatto cambiare idea su molte cose. È una storia che tocca e colpisce.

Quale è il suo rapporto con la religione?

Devo stare attento a quello che dico. Scherzo. Sono nato cristiano. Mia madre crede molto negli insegnamenti di Cristo e da piccolo andavo in chiesa. Ma nell’adolescenza la religione non ha avuto un ruolo nella mia vita. Sono sempre stato un tipo più scientifico.

Quale è il suo consiglio per i ragazzi di oggi?

Tanti ragazzi mi chiedono come diventare ricchi e famosi. È una domanda a cui non mi piace rispondere perché penso sia molto più importante fare ciò che si ama. Ad esempio quando ero piccolo passavo ore e ore davanti lo specchio ad imitare Jim Carrey. La motivazione che ci spinge ad intraprendere una carriera deve essere sempre la passione.

La fama ha influenzato il suo modo di crescere?

Avevo tredici anni quando ho iniziato le riprese del primo Harry Potter e a differenza di Daniel, Rupert ed Emma facevo avanti e indietro tra set e vita reale. Quando tornavo a scuola molti mi prendevano in giro per i capelli e le sopracciglia biondissime. Non ci rendevamo neanche conto di essere popolari. Una volta ad esempio siamo andati in Giappone per la promozione di un Harry Potter e la gente è come impazzita. Ma anche qui a Giffoni l’accoglienza è stata incredibile. Mi sento molto fortunato…