Tommaso, la recensione del nuovo film di Kim Rossi Stuart

Il piccolo Tommaso di Anche Libero Va Bene è cresciuto ed è diventato il protagonista del nuovo film diretto ed interpretato da Kim Rossi Stuart. Presentato in anteprima alla 73° edizione del Festival di Venezia Tommaso sarà nelle sale dall’8 Settembre con la 01 Distribution per un viaggio emotivo ed ironico nella mente di un giovane attore che ha diversi problemi nel relazionarsi con l’altro sesso e con se stesso.

Cercando il bambino dentro di noi

La psicoanalisi è la co-protagonista principale come nella maggior parte dei film di Woody Allen, che spesso si interroga sui sentimenti e sui misteri dell’esistenza, suscitando qualche risata nel pubblico, ma invitando anche alla riflessione. Restando in Italia potrebbe venire in mente Nanni Moretti, anche se lo stile di Stuart è evidentemente più acerbo e imperfetto. Sull’autobus, al bar o nel parco corpi nudi femminili lo perseguitano in una serie di incubi ad occhi aperti e surreali suggestioni,  quando si prende una pausa dal lavoro di attore in evidente crisi creativa o dallo studio dello psicoanalista, che gli suggerisce semplicemente di ritrovare il bambino che è dentro di lui. Tra le donne che incontra troviamo Cristiana Capotondi, Jasmine Trinca e Camilla Diana, molto diverse tra loro ma ugualmente incapaci di soddisfare ed accompagnare Tommaso nella sua vita, soprattutto a causa di una sua insicurezza e fragilità che ha origine nel passato.

kim rossi stuart Tommaso

Buone le intenzioni, ma poveri i mezzi

La sceneggiatura scritta da Stuart e Federico Starnone denuncia un certo lavoro di ricerca che permette ai dialoghi personali e filosofici di essere abbastanza verosimili ed ironici, tenendo lontano i personaggi da situazioni scontate e ridicole. Tuttavia alcune scene sono di troppo e delle visioni falsamente oniriche vengono percepite un po’ fuori luogo, come se il regista volesse giocare la parte di un autore visionario senza avere gli strumenti giusti per farlo. Il ritmo è sostenuto e la natura della commedia prende il sopravvento sul dramma esistenziale del protagonista, ma l’effetto finale non riesce a sopravvivere nella mente e nel cuore dello spettatore come il regista avrebbe voluto. Tuttavia Tommaso si può vedere senza troppe pretese e strappa in varie occasioni sincere risate, analizzando l’universo femminile visto dal punto di vista maschile in un contesto molto freudiano.

TRAILER TOMMASO