Tutti i cameo di Alfred Hitchcock in un video

Nel canone classico hitchcockiano, c’è sempre stato un attore su cui il grande maestro ha sempre fatto affidamento…se stesso! Oggi, uno YouTuber ha realizzato una compilation completa di tutti i canonici cameo di Hitchcock. Will Erickson ha completato l’intero catalogo del regista, che arriva fino al suo primo film muto, a partire dal 1927, e si estende lungo la sua produzione originale di lungometraggi britannici, prima del salto di qualità ai giorni di Hollywood. Perciò, quando Erickson afferma “ogni cameo di Hitchcock”, non sta affatto mentendo. E se non riuscirete a riconoscere il leggendario cineasta nella sua comparsa, niente paura: nella descrizione del video vi è una comoda guida che vi indicherà dove guardare. Tuttavia, per divertirvi, date un’occhiatina al video qui sopra prima di affidarvi ai trucchi della guida, e contate quante apparizioni siete capaci di individuare!

hitch3Come ogni fan accanito potrebbe dirvi, uno degli aspetti della firma di Alfred Hitchcock all’interno delle sue opere è la rituale comparsa della sua persona in quasi tutti i film da lui realizzati. I ruoli sono tipicamente muti, piazzati nel bel mezzo dell’azione di qualunque scena. A dispetto di alcuni cameo, come quello in veste di ospite speciale ne La finestra sul cortile (1954), in genere bisogna lavorarci su per scovarlo. Certamente, un uomo così dedito alla dimensione narrativa dei suoi prodotti non sacrificherebbe mai l’efficacia della trama per suo vanto personale, e ciò spiega bene il cameo nel suo Prigionieri dell’oceano (1944) – Hitchcock appare in un annuncio sul giornale che pubblicizza un prodotto per la perdita di peso. In un altro gioco misterioso di “Dov’è Alfred”, Hitchcock si intrufola nell’opening di Nodo alla gola (1948) nei panni di un passante che cammina per la strada nella scena iniziale del film. Regolate i vostri binocoli, però, perché stavolta è difficile beccarlo. Dal momento che dovrebbe funzionare come un solo e lungo piano sequenza, non vi è alcun modo sufficientemente realistico di far apparire un uomo nel film, a meno che egli non sia un ospite. E’ giusto presumere che Hitchcock rifuggì da una comparsa più significativa poiché essa avrebbe essenzialmente distratto lo spettatore dall’azione tesa di una trama ricca di suspense. Tra i numerosi cameo contenuti in quasi tutti i film da lui diretti, vi sono un paio di apparizioni rilevanti nel mucchio.

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Prendete per esempio, il cameo ne Il ladro (1956): invece della sua solita comparsa sullo schermo, Hitchcock spiega a voce come la storia narrata dalla pellicola sia una di quelle vere, e non un racconto inventato. Qualcuno potrebbe sostenere che questo non sia poi un vero e proprio cameo dal momento che il regista agisce da disclaimer per la trama del suo film, ma vogliamo concederglielo per mantenere viva la tradizione! In un altro considerevole cameo ne Intrigo Internazionale (1959), il maestro semplicemente perde un autobus subito dopo la comparsa del suo credit nei titoli di testa. E come dimenticare Il sipario strappato (1966), in cui Hitchcock tiene un bambino sulle ginocchia, motivo che suona familiare a tutti i fan di “Alfred Hitchcock presenta”Tuttavia, quello che forse può essere considerato il cameo più appropriato di Hitchcock è la comparsa nel suo ultimo film Complotto di Famiglia (1976). In esso, il regista compare come un’ombra vista attraverso un pannello di vetro satinato, appartenente alla porta che conduce all’Archivio delle Nascite e delle Morti, e se questo non è un abbandono calzante al maestro della suspense e del segretamente sfacciato senso dell’umorismo, non sappiamo proprio quale potrebbe essere altrimenti. Non è un segreto che Hitchcock sia uno degli eroi consacrati di Hollywood, persino a dispetto delle più recenti notizie sulla sua storia personale. Ciò che non può essere messo in discussione è l’intensità e la dedizione dell’uomo nei confronti del proprio lavoro, e questo rotolo di clip che mostrano i suoi cameo si configura come uno dei migliori testamenti dopo una carriera trascorsa a far ridere e sussultare nella stessa misura il grande pubblico.