Le vacanze del piccolo Nicholas, il divertente sequel francese

In anteprima fuori concorso al Giffoni Film Festival, arriva Le vacanze del piccolo Nicholas, atteso nuovo episodio dopo l’applaudito Il piccolo Nicholas e i suoi genitori del 2009. Tratto dalla fortunata serie di romanzi di René Goscinny, illustrati da Sempé, il celebre disegnatore del prestigioso New Yorker, il film ha il tocco ironico e brillante del regista Laurent Tirard autore anche, nel 2012, di Asterix e Obelix al servizio di sua maestà.

Il film è ambientato in una Francia degli anni ’60 ricostruita nei più piccoli e irresistibili dettagli, dalle tappezzerie arancioni alle vecchie auto Simca, che rievocano indelebili sensazioni visive in chi è stato bambino negli anni di Nicholas, e suscitano irresistibile ilarità in tutti coloro che sono nati dopo. Il cast, oltre alla conferma dei protagonisti, i sempre bravissimi Kad Merad e Valérie Lemercier nella parte dei genitori e l’irresistibile Dominique Lavanant, la nonnina dispensatrice di bonbon nonché suocera insopportabile, comprende uno scatenato Luca Zingaretti, che anima il personaggio di un esaltato e vanitoso regista italiano, che porterà scompiglio nella famiglia del protagonista. Perfetto e bravissimo Mathéo Boisselier nei panni del piccolo Nicholas, bambino dalla fantasia sfrenata che interpreta a suo modo, come sempre, le parole spesso usate con troppa noncuranza dagli adulti, e bravi anche tutti gli altri piccoli attori, che con consumati tempi comici animano una trama tanto semplice quanto efficace.

nic3Allo scoccare delle agognate ferie, al termine di estenuanti discussioni sulla destinazione, per la prima volta la famiglia di Nicholas trascorre le vacanze al mare, non certo in Costa Azzurra ma in una pensione senza pretese della località di Bains le Mer. L’assurda convinzione di essere destinato dai genitori a sposare Isabelle, una bambina con le trecce dalla sinistra somiglianza con la stralunata Mercoledì della famiglia Addams, porterà Nicholas e i suoi piccoli amici ad inscenare una commedia degli equivoci dalle imprevedibili conseguenze. Sullo sfondo una spiaggia animata da bagnanti in costume di maglia con le cuffie a fiori di plastica e da personaggi che, pur appartenendo allo stereotipo, sono felicissimi, dal bagnino proprietario del chiosco alla disinvolta turista tedesca che risveglia l’immaginario del padre di Nicholas, mite travet in perenne ricerca dell’approvazione del suo capo. Nel frattempo, il vanaglorioso regista italiano interpretato da Zingaretti scatenerà il lato più imprevedibile e nascosto della mamma di Nicholas, innescando la gelosia del marito, mentre i bambini incustoditi si tufferanno in nuove avventure e combineranno molti guai.

nicIn un’atmosfera dalla fotografia giallognola come le vecchie foto degli anni Sessanta, il film segue le vicende del gruppo dei bambini, lasciati liberi di trascorrere lunghe giornate autogestite all’insegna dell’immaginazione e dell’avventura, in una dimensione di libertà spaziale e psicologica che le ultime iperprotette e iperconnesse generazioni purtroppo non hanno conosciuto. La storia di Nicholas è ambientata in un mondo dove la possibilità di annoiarsi e di muoversi da soli generava esperienze, divertimento e anche insegnamenti nati dallo sperimentare direttamente le conseguenze delle proprie azioni: cercare di catturare un serpente, perdersi nel bosco, architettare scherzi esilaranti. Con un ritmo avvincente, interpreti raffinati e sempre misurati che caratterizzano personaggi riuscitissimi senza mai scadere nella macchietta, ambientazioni curatissime, Le vacanze del piccolo Nicholas conferma l’importanza imprescindibile di una sceneggiatura dalla perfetta meccanica, efficace nei dialoghi e concretizzata da una regia che costruisce sempre immagini dalla composizione perfetta, forti della loro semplicità, come insegnava il grande Sempé. Per gli spettatori di tutte le età, moltissime risate e per qualcuno di loro anche un pizzico di nostalgia per quegli anni in cui tutto sembrava possibile.