VENEZIA 68: Conferenza stampa di Tinker, Tailor, Soldier, Spy

 

Il 5 settembre 2011 alle ore 13:00 ha avuto luogo alla 68 edizione della Mostra del Cinema di Venezia la conferenza stampa di Tinker, Tailor, Soldier, Spy, interessante film diretto da Tomas Alfredson e interpretato da un cast stellare composto da Gary Oldman, Colin Firth, Tom Hardy, John Hurt, Mark Strong e Ciaràn Hinds. Tratto dal romanzo di John Le Carrè del 1974, il film racconta la storia di George Smiley (Gary Oldman), agente in pensione costretto a tornare in azione per scoprire quale tra i suoi quattro ex colleghi sia diventato una talpa.  Potete trovare le domande a Tomas Alfredson, Gary Oldman, Colin Firth, John Hurt e al resto del cast qui sotto:

Mr Oldman, è vero che lei è solito rappresentare personaggi emotivamente agitati?

Gary Oldman: Si lo è! Spesso ho portato al cinema dei personaggi emotivamente inquieti ed è stata per me una grande opportunità ricevere un ruolo così diverso dai soliti. Christopher Nolan ha avuto fantasia nell’affidarmi il ruolo del commissario nella nuova trilogia su Batman e Tomas Alfredson mi ha dato questa parte, permettendomi di portare sullo schermo un pezzo di me che non si era mai visto. Fortunatamente avevamo il libro su cui basarci che ha agito come sottotesto del copione, come una mappa da seguire.

Questo è un film sulla guerra fredda girato da un cittadino svedese. Il film sarebbe stato diverso se fosse stato girato da un cittadino inglese o americano?

Tomas Alfredson: Non so perché uno straniero dovrebbe essere migliore di un inglese nel girare questo film, ricordo benissimo l’Inghilterra di quegli anni., era un paese che risentiva ancora delle conseguenze della seconda guerra mondiale

Avere alle spalle una produzione europea e non hollywoodiana ha aiutato ad avere una maggiore libertà creativa nella scelta del cast?

Tim Bevan: Chiunque riesca ad avere un cast del genere è felice ed effettivamente il budget del film non era enorme. E’ stato fantastico riuscire a realizzare il film che volevamo veramente fare.

Mr Firth, il film è particolarmente lento, avrà una buona risposta da parte del pubblico?

Colin Firth: C’è stata sempre una forte tendenza a sottostimare il pubblico. Io mi sento ottimista, secondo me questo film avrà una audience enorme.

Che cosa pensa della sua carriera Mr Cumberbatch?

Benedict Cumberbatch: Ho tenuto d’occhio la mia carriera e quando ho interpretato alcuni personaggi stupendi sono stato molto felice. Questo è un ruolo basato sulle sfumature, ci sono tutta una serie di sottigliezze per interpretare questo personaggio.

Mr Firth, lei ha appena vinto un oscar, le persone che vedranno questo film rimarranno stupite nello scoprire che non è il protagonista. Per quale motivo ha scelto questo film?

Colin Firth: Non è cambiata tanto la mia vita dopo aver vinto un oscar! Ho semplicemente scelto la migliore tra le proposte ed è stato bello realizzare qualcosa in cui potevo affondare totalmente i denti.

Mr Hurt, lei ha vissuto durante la guerra fredda, può farci un confronto tra il cinema di allora e di adesso?

John Hurt: Effettivamente c’ero a quel tempo e la sensazione che ho vissuto è stata strana, dal 1945 in poi c’erano ancora i film in bianco e nero e si poteva percepire una nevrosi pazzesca per quello che stava accadendo. Il regista è stato bravo a catturare quel clima particolare. E’stato un privilegio immenso partecipare a questo film, poter osservare la precisione dei dettagli.

Mr Alfredson, il suo film è influenzato dalla pittura?

Tomas Alfredson: Si è vero, ho cercato di non trarre ispirazione da altri cineasti, mi sono semplicemente ispirato alla pittura e alla musica.

Mr Strong, di solito nei film gli agenti segreti vengono sempre rappresentati come cool ma in questo caso l’approccio è stato diverso, cosa pensa al riguardo?

Mark Strong: Gli agenti segreti sono persone estremamente sole e questo si può notare in una scena del film ambientata durante un party. Nella scena si può vedere chiaramente che queste sono persone sole anche quando sono insieme.

Mr Alfredson, è soddisfatto di questo film?

Tomas Alfredson: Bisognava trovare un filo conduttore da portare avanti ed è stato straordinario vedere come sono riusciti a tirare fuori la sceneggiatura dal romanzo. Tutti gli attori hanno fatto un lavoro eccezionale e sono estremamente soddisfatto di questo film.