Venezia 70°: Parkland, la recensione

Abbiamo visto in occasione della 70°edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia il primo interessante film del giornalista e scrittore Peter Landesman: Parkland. Tratto dal libro Reclaiming History: The Assassination of President John F. Kennedy e interpretato da un cast d’eccezione composto da Zac Efron, Paul Giamatti, Marcia Gay Harden, Colin Hanks e Tom Welling Parkland racconta il terribile assassinio del Presidente Usa John Fitzgerald Kennedy visto dallo specializzando Jim Carrico (Zac Efron), dal borghese Abraham Zapruder (Paul Giamatti), dal dottore Malcom Perry (Colin Hanks) e dal detective Forrest Sorrels (Billy Bob Thornton). A far da cornice ai tragici eventi avvenuti nel 1963 il tranquillo e poco conosciuto ospedale di Parkland, un luogo divenuto simbolo della scomparsa di uno dei più grandi presidenti della storia statunitense.

parkland_02In occasione dei cinquanta anni trascorsi dall’assassinio di Kennedy Peter Landesman confeziona un imponente film interpretato da alcuni dei più grandi attori dello star system hollywoodiano: Parkland. Diviso tra filmati di repertorio e fiction Parkland racconta interessanti aspetti inediti di quei terribili giorni del 1963 svelando personalità tanto importanti quanto poco conosciute ai più come il sensibile Abraham Zapruder (Paul Giamatti), inconsapevole di aver girato uno dei più importanti video della storia e il dottore Malcom Perry (Colin Hanks), trovatosi a dover operare un Presidente degli Usa moribondo e senza speranze. A far da contraltare alle storie dei membri del Parkland Hospital troviamo il brillante Robert Lee Oswald alle prese con un fratello responsabile della uccisione del Presidente Usa. Le vite di tutti questi personaggi si mescolano in Parkland regalando uno spaccato nuovo e allo stesso tempo appassionante di questo terribile evento. Ovviamente Landesman, qui al suo esordio come regista, si avvicina più ad un prodotto di stampo televisivo (in alcuni tratti ricorda The Kennedys) che ad un lungometraggio da grande schermo. Ma nonostante questo Parkland convince grazie ad un regia attenta al dettaglio, una sceneggiatura ben scritta e ad alcune spettacolari performance (Paul Giamatti in primis) in grado di emozionare e appassionare gli spettatori in sala. Realistico, appassionante, intrigante e ottimamente interpretato Parkland ha così tutte le carte in regola per essere annoverato tra i migliori film di stampo storico degli ultimi anni.

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