Venezia 73, Mel Gibson presenta Hacksaw Ridge: “Il mio supereroe reale non indossa lo spandex”

Mi affascinava l’idea di prendere un uomo normale e fargli fare cose straordinarie per rendere una storia leggendaria” ha dichiarato Mel Gibson durante la conferenza stampa di Hacksaw Ridge, il suo nuovo film come regista presentato in anteprima alla 73° edizione della Mostra Internazionale di arte cinematografica di Venezia. “Un uomo nel mezzo dell’inferno sulla Terra che si attiene alle sue convinzioni per fare qualcosa di soprannaturale” aggiunge per descrivere il protagonista Desmond Doss, interpretato da Andrew Garfield. Durante una delle più cruente battaglie della seconda guerra mondiale a Okinawa, Doss salvò 75 uomini senza sparare un solo colpo. Convinto che la guerra fosse una scelta giustificata, ma che uccidere fosse sbagliato, fu l’unico soldato che in quel conflitto combatté in prima linea senza alcuna arma. Doss fu il primo obiettore di coscienza insignito della Medaglia d’Onore del Congresso.

Doss era un uomo semplice con delle convinzioni nel cuore e sapeva di non dover uccidere pur volendo servire il suo Paese. Stiamo vivendo un momento difficile nella società di oggi con un’ideologia di guerra e Ross è un simbolo dell’idea “vivi e lascia vivere” partendo dall’amore” ha sottolineato Andrew Garfield che dal supereroe Marvel Spider-man veste qui i panni di un supereroe reale che, come sottolinea ironicamente lo stesso Mel Gibson “non indossa lo spandex“. “Doss conta sulle sue certezze interiori in una cultura che gli dice il contrario. Tutti dovrebbero arrivare ad una vita coerente con se stessi ed è difficile interpretare qualcuno così” ha aggiunto il giovane attore che recita al fianco di un cast stellare che comprende Hugo Weaving, Vince Vaughn, Teresa PalerSam Worthington.

Hacksaw Ridge conferenza stampa

Per realizzare delle scene di battaglia è bene essere chiari, dando l’impressione del caos ma stando attenti a quello che vuoi far vedere al pubblico come se fosse un evento sportivo. Altrimenti senza strategie la battaglia risulta meno coinvolgente” ha detto Mel Gibson che è riuscito a realizzare un film bellico con un’anima forte e spiazzante, restando concentrato sui vari personaggi nel delirio esplosivo del campo di battaglia coinvolgendo il pubblico in un’avventura emozionante e cruda che lascia il segno. L’onore e il cameratismo che emerge prima della battaglia e riconoscere le perdite rende tutto difficile. Bisogna cercare di restare lucidi e legati alla realtà, anche se si è circondati da persone circondati dalla morte” ha aggiunto Vince Vaughn che interpreta il Sergente capo di Desmond Doss, mentre Weaving nei panni del padre alcolizzato e veterano di quest’ultimo ha speso alcune parole sulla figura di Gibson come regista: Mel ha una mente libera ed un’energia straordinaria e palpabile sulla scena. Parla poco ma esprime e trasmette molto. Si avverte la tensione sul set e un senso di esplorazione“.

Teresa Palmer, giovane attrice che abbiamo vista recentemente nell’horror Lights Out e in Hacksaw Ridge interpreta la fidanzata del protagonista: “E’ bello lavorare con un regista che ha piena fiducia in te ma anche umorismo. Sul set si è creato un cameratismo piacevole“. La guerra secondo Mel Gibson è una storia di amore e spiritualità, con una fede incrollabile che funziona da co-protagonista di Garfield toccando anche un problema attuale. “Doss ha un ruolo iconico. Non ci sono guerre giuste, io odio le guerre ma bisogna amare i guerrieri e rendergli omaggio e il film onora le persone che si sono sacrificate. I veterani di guerra tendono spesso a farsi del male e bisogna prestargli attenzione quando tornano a casa” ha sottolineato Gibson che, quando gli hanno chiesto se preferisce fare l’attore o il regista ha risposto: “I due ruoli sono comunque parte dello stesso mestiere di narratore. Mi piace la regia forse per megalomania; mi piace che una storia prenda forma come dico io e come la immagino nella mia mente”.

“Doss era abbastanza mingherlino ma è riuscito a trasportare uomini robusti da solo sotto la pioggia violenta e il fuoco nemico, facendoli scendere lungo la scarpata. E’ un po’ come quando leggiamo che una madre ha sollevato un camion per salvare il proprio figlio, si tratta di una specie di forza divina di cui ho sentito parlare spesso. Mio fratello è un medico della mutua a Londra, ha cresciuto tre figli e ha una moglie stupenda e ogni giorno lavora tre ore oltre il suo orario normale. Secondo me lui è un eroe per esempio. E’ stato un dono incredibile interpretare Doss” ha concluso infine Andrew Garfield confermando il potenziale emotivo e spirituale di una sceneggiatura lineare che funziona, arricchita da un’estetica suggestiva e brutale.