Vittorio racconta Gassman – Una vita da mattatore, la recensione

Basta ricordare che il suo “Amleto” (1952) fu il primo spettacolo che superò le 100 repliche nello stesso teatro (il Quirino di Roma), basta pensare che che fu il primo ad utilizzare un tendone da circo per portare i “classici” in luoghi sperduti del Sud Italia dove il teatro non era mai arrivato, oppure ricordare con quale facilità passasse dalla poesia (classica con Dante e Leopardi, e moderna con la Beat Generation) alla commedia, fino al cinema ed addirittura alla televisione. È indice della sua poliedricità il fatto che un attore etichettato come “tradizionale” abbia apportato così tante innovazioni e non soltanto in teatro, visto che il suo “Mattatore” televisivo fece molto scalpore all’epoca (1959) e passò alla storia.

Vittorio Gassman è indubbiamente uno tra gli attori più stimati e rispettati sia in Italia che all’estero ed il compito di questo film-documentario è quello di far conoscere il percorso umano ed artistico di una delle maggiori personalità dello spettacolo della nostra cultura del XX secolo.

Fortemente voluto da uno dei suoi più grandi amici, il regista Giancarlo Scarchilli (Mi Fai Un Favore, I Forbici) l’idea di questo documentario è stata pienamente accolta dalla Famiglia Gassman ed in particolare dal figlio Alessandro, anch’egli attore del film e per buona parte voce narrante assieme a quella del padre. “Quello che mi ha spinto a progettare e realizzare questo film è riconducibile, principalmente, a due fattori: il primo emotivo e personale, il secondo professionale.” questa è stata la dichiarazione del regista in conferenza stampa, lo scorso 20 Giugno alla Casa del Cinema di Roma, d’altronde Scarchilli era legato da un’amicizia decennale con Vittorio Gassman che assieme a Sergio Citti lo avevano avviato al mestiere di cineasta trasmettendogli tutta la dedizione e l’etica professionale che li contraddistingueva.

500 ore di materiali trascritti ed acquisiti, 1200 ore di visionamento e centinaia di foto e documenti originali che in 13 mesi di lavoro hanno data vita al documentario, sembrano i numeri delle produzioni di una volta ma in realtà sono stati il necessario per raccontare con la dovuta accuratezza una carriera attoriale lunghissima e costellata di successi ed innovazioni che, seguendo la linea del discorso diretto, il regista ed Alessandro Gassman hanno deciso di far raccontare direttamente all’ormai scomparso protagonista tramite materiali ed interviste fatte nel corso della sua carriera e meticolosamente montate in più di 60 giorni.

A dieci anni dalla scomparsa è la prima volta che mi sono coinvolto fattivamente alla realizzazione di un progetto su di lui” dice Alessandro Gassman ed in effetti il film dopo essere stato presentato alla scorsa edizione della Mostra del Cinema di Venezia, sarà nelle sale italiane dal 29 giugno 2011, data della ricorrenza della morte  dell’attore (29 Giugno 2000), anche se prima della data ufficiale di uscita al cinema, sarà possibile vederlo in anteprima il 27 GiugnoRoma presso il cinema Embassy, a Torino presso il cinema Massimo, a Napoli presso il Metropolitan, a Milano presso l’Apolli, a Bologna Firenze presso il cinema Odeon e a Genova presso il Corallo.

Ecco il trailer del film: