10 film celebri che hanno cambiato il cinema

TRON (1982)

Tron non è stato il miglior film mai realizzato, ma sicuramente uno dei più creativi. Per la prima volta, vengono usate una massiccia quantità di immagini generate al computer – il gruppo degli effetti visivi MAGI ha usato il processo SynthaVision per rendere le immagini tridimensionali. A quell’epoca non esisteva una tecnologia adatta all’utilizzo contemporaneo di live action figures e animazione CGI (Computer Generated Imagery), tuttavia i registi avevano necessità di combinare animazione disegnata a mano e riprese live-action per ricreare ciò che abbiamo visto sullo schermo.
 Molti animatori Disney hanno, inizialmente, rifiutato di lavorare a Tron, poiché temevano che i computer avessero potuto sostituirli in toto nella loro professione, e così è stato. Poco più di due decenni più tardi, lo studio di animatori a mano Disney chiude, a fronte di un maggiore investimento nella CGI. In seguito, John Lasseter, guru della Pixar, ha deciso di ri-attivare l’animazione a mano, trovando un valore insito in entrambi i tipi di animazione delle immagini. 
L’ironia del destino ha voluto che Tron venisse squalificato agli Oscar per gli effetti speciali del 1982, poiché aver realizzato tutti quegli effetti al computer è parso un po’ come “barare”.

TERMINATOR 2: IL GIORNO DEL GIUDIZIO (1991)

Un film dalla trama così solida sta in piedi talmente bene, che quasi ci si dimentica che si tratta di un sequel. Molto del successo di Terminator 2 è dato dagli effetti speciali, tanto da procurargli un Oscar. Indimenticabile la sequenza del morphing di T-1000, che è costata più di 5 milioni di dollari e 8 mesi di tempo per essere prodotta. Attraverso la tecnologia Cyberscan (CGI fotorealistico) dell’Industrial Light and Magic, viene progettato un laser sul volto di Robert Patrick (interprete del modello T-1000) e viene resa possibile la costruzione sovrapposta di immagini 3D.
 James Cameron prende in prestito gli effetti liquidi dal suo The Abyss (1989), per fare atmosfera ed amplificare la resa della scena.

JURASSIC PARK (1993)

Il film riporta i dinosauri in vita sullo schermo…dei finti dinosauri. Nonostante questo film fosse stato pensato per essere realizzato quasi interamente mediante CGI, in realtà non è andata proprio così: Steven Spielberg ha fatto costruire dei veri e propri modelli di dinosauro, in modo da restituire allo spettatore un senso di profondo realismo. Come molti critici hanno puntualizzato, poiché Jurassic Park è un film sui dinosauri, se la prima apparizione di un dinosauro non fosse stata resa spettacolare, il film sarebbe stato un fallimento. Spielberg ha dovuto assicurarsi che i primi momenti del debutto di queste creature istintive apparisse a dir poco magico, pertanto ha collaborato con l’Industrial Light and Magic (ILM) per ottenere tale illusione, ed ha funzionato!

TOY STORY (1995)

Da sempre la Pixar mette uguale enfasi sia nella narrazione che nell’animazione di qualità. Toy Story è stato il primo film in assoluto generato completamente al computer. Ogni frame ha richiesto svariate ore di lavorazione, ma sicuramente ogni sforzo è stato ripagato. Questo film non solo ha ricevuto più di un premio di riconoscimento, ma è soprattutto riuscito a conquistare il pubblico, emozionandolo. Nessun essere umano degno di appartenere a tale categoria, riuscirebbe a guardare i primi 10 minuti di Up (2009) o la sequenza finale di Toy Story 3 senza commuoversi!

MATRIX (2009)

Al suo debutto, gli spettatori non riuscivano a credere a quello che vedevano accadere sullo schermo: non riuscivano a concepire e a trovare una spiegazione per gli effetti spettacolari che fanno parte di questo film. Il più famoso di questi è meglio noto come “bullet time” – effetto tramite cui è possibile ottenere una slow motion degli oggetti enfatizzata al massimo: in questo caso, gli oggetti in questione erano proprio proiettili. Questo effetto è ottenibile tramite il piazzamento di più telecamere attorno ad un oggetto, impostate per fare molteplici riprese. Quando queste vengono accostate l’una accanto all’altre, ne risulta una sequenza in cui gli spettatori stanno assistendo a una slice 2D di un momento tridimensionale del film – l’effetto è straordinario!

IL GLADIATORE (2000)

Scegliere Roma come location per un film storico è abbastanza convenzionale, tuttavia questo film è riuscito ad imporsi sulla scena, tanto da guadagnarsi la vittoria di cinque premi Oscar (Miglior film, Migliore attore protagonista, Migliori costumi, Miglior sonoro, Migliori effetti speciali). Ridley Scott ricrea il Colosseo in tutta la sua maestosità e gloria, a differenza degli altri registi che, prima di lui, ne hanno sempre rappresentato una versione in piccola scala. In ogni caso, ricreare l’ambientazione storica non è valsa da sola i riconoscimenti ricevuti dal film per i suoi CGI – l’attore Oliver Reed è purtroppo scomparso prima che il film venisse ultimato, pertanto è stato necessario “farlo rivivere” virtualmente per le riprese finali. Il volto dell’attore è stato sovrapposto sul corpo della controfigura – ciò è stato realizzato unicamente per due minuti di girato, poiché le altre scene sono state girate in notturna o parzialmente oscurate.

IL SIGNORE DEGLI ANELLI (2001-2003)

L’attore Andy Serkis è stato il primo ad apparire sullo schermo con le sembianze di un personaggio in CGI – Gollum. L’attore si è anche offerto di doppiare il personaggio e, quando gli animatori assistettero al modo in cui il volto di Gollum si muoveva durante la registrazione dei dialoghi, capirono che stavano realizzando qualcosa di speciale. Con indosso una tuta speciale per la “cattura del movimento”, l’attore ha donato le proprie movenze al personaggio – le cui fattezze gli sono state poi sovrapposte durante la post-produzione.

SKY CAPTAIN AND THE WORLD OF TOMORROW (2004)

È stato il primo film ad essere stato realizzato interamente mediante l’uso del blue screen. Senza di questo non sarebbe mai stato possibile girarlo, poiché una trama incentrata su robot giganti non è la cosa più semplice da realizzare. Il regista Kerry Conran ed un team di oltre 100 filmmakers, hanno creato una sorta di background a più livelli, nel quale gli attori (tra cui Jude Law, Gwyneth Paltrow e Angelina Jolie) sono stati aggiunti in post-produzione. L’idea di usare un multilivello per un film non era nulla di innovativo, ma nessuno aveva ancora usato questa pratica per realizzare un intero film. Non è stato usato letteralmente nessun set, tutto è stato aggiunto in post-produzione – questa è la caratteristica per cui questo film rimarrà impresso nella storia del cinema.

AVATAR (2009)

Indubbiamente uno dei film più complessi mai realizzati. James Cameron, regista perfezionista per antonomasia, si serve della CGI per creare ambienti e personaggi. Si vocifera che il regista si fosse ispirato proprio a Gollum del Signore degli Anelli. Il suo progetto ha richiesto un budget spropositato e quattro anni di lavorazione. È stato il primo film completamente digitale a vincere un premio Oscar per la miglior fotografia. Solo la sequenza finale testimonia esaurientemente che questo film è destinato a diventare oggetto di studio per gli anni a venire.

INCEPTION (2010)

Christopher Nolan è un regista visionario che riesce sempre a distinguersi dalla massa con dei film del tutto singolari che spesso includono mirabolanti effetti speciali. Inception, però, è sicuramente il suo film più caratteristico: vincitore di quattro premi Oscar, tra cui quelli per la migliore fotografia ed effetti speciali, combina tra loro più tecniche, in modi straordinariamente surreali, mai visti prima. Un film che ha qualcosa di magico, quasi impossibile da duplicare.

Fonte: Askman