Florence Cathcart (Rebecca Hall) è una sorta di ghost-buster inglese degli anni ’20. Istruita e piuttosto emancipata per quei tempi, la Cathcart ha già scritto un libro, in cui racconta se stessa e il suo lavoro. Sostenitrice della razionalità scientifica e per questo non credente, Florence porta dentro di sé un fardello che nemmeno lei conosce fino in fondo.
Quando Robert Mallory (Dominic West), insegnante del collegio maschile di Rookford, le chiede di svelare il mistero del fantasma di un bambino che continua ad apparire, Florence mette da parte le sue angosce ancora una volta e parte alla volta di Rookford. Arrivata sul luogo la Cathcart, guidata inconsapevolmente dalla governante Maud (Imelda Staunton) e da un misterioso ragazzino di nome Tom (Isaac Hempstead-Wright), sarà costretta a fare i conti con un passato che aveva rimosso.
Il debutto cinematografico di Nick Murphy (Roma.Nascita e caduta di un impero, Primeval, Occupation), per ciò che riguarda l’impalcatura della storia, ricalca abbastanza Shutter Island (2010), thriller di Scorsese con Di Caprio. A cambiare è la protagonista, a cui è stata data una caratterizzazione particolare: da subito si comprende quanto sia emancipata, dal tailleur pantalone che indossa. Mutano anche l’ambientazione, infatti gli sceneggiatori hanno scelto un collegio maschile invece di un’isola-carcere, e il nucleo del mistero che poi si scoprirà, ma la suspense è la stessa, tenuta viva per le due ore di spettacolo, dalla ricerca/scoperta di Florence come nel caso di Teddy Daniels (Leonardo Di Caprio).
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