29° TFF: 17 Ragazze, la recensione

 

 

È stato presentato in occasione della 29 edizione del Torino Film Festival il primo interessante lungometraggio di Delphine e Muriel Coulin: 17 ragazze. Interpretato da Louise Grinberg, Roxane Duran ed Esther Garrel, il film racconta l’irriverente e particolare storia di diciassette giovani ragazze decise a rimanere incinte tutte insieme nell’arco dello stesso periodo. La gravidanza imprevista di una di loro, Camille (Louise Grinberg), innescherà una reazione a catena che porterà il gruppo di sedici amiche della giovane ragazza a rimanere tutte incinte nell’arco di poche settimane, in modo da poter dare alla luce diciassette bambini tutti nello stesso periodo. Tra genitori sconvolti e un sistema scolastico incapace di reagire, le diciassette giovani ragazze porteranno a termine il loro sogno utopico di realizzare qualcosa di ben più grande di loro, pur essendo costrette ad affrontare anche l’aspetto drammatico della loro situazione.

Tratto da una storia vera e ambientato a Lorient il film delle sorelle Coulin si presenta al pubblico come un’opera onesta ma mal sviluppata; pur avendo per le mani una storia particolarmente interessante, Delphine e Muriel Coulin non sono riuscite a sviluppare adeguatamente il loro film, lasciando enormi buchi narrativi quasi totalmente privi di coerenza logica.  Ad esempio molte delle decisioni delle giovani ragazze non sono affatto chiare e una maggiore attenzione al loro backgroung sarebbe stata logica quanto opportuna. In ogni caso il film risulta complessivamente girato bene e nell’arco dei 90 minuti di proiezione ha il pregio di interessare e incuriosire lo spettatore, quasi totalmente incapace di comprendere il continuo della storia. Le sorelle Coulin, esperte realizzatrici di numerosi cortometraggi, hanno voluto riportare in questo loro primo lungometraggio le ansie e le indecisioni dell’essere giovani: le diciassette ragazze protagoniste del film sono troppo piccole per realizzare i loro sogni ma anche troppo grandi per viverne e la loro decisione di infrangere la staticità della loro vita rimanendo incinte è un semplice atto di ribellione che nessuno può impedirgli. Nel film viene affrontata bene anche la questione della importanza della decisione della donna incinta, capace di andare oltre qualsiasi imposizione della famiglia se decisa ad avere il bambino e non a caso le giovani ragazze scelgono come arma per la loro ribellione proprio il loro corpo, su cui nessuno può transigere o decidere oltre loro. Le giovani ragazze vogliono realizzare qualcosa di grande nella loro vita e non avendo altri strumenti validi oltre il loro corpo decidono di rimanere incinta per dare un senso alla loro esistenza. 17 Ragazze è un film che parla di gioventù, indecisione, sofferenza e desiderio di realizzazione con una semplicità e una delicatezza uniche. Pur avendo numerosi problemi tecnici di realizzazione 17 ragazze è in ogni caso un film assolutamente godibile, facile da seguire e con un messaggio alle spalle tristemente molto vero. Presentato in anteprima al Festival di Cannes 2011, 17 Ragazze ha inaugurato la 29 edizione del Torino Film Festival.