Posto esattamente a metà strada tra la genialità irriverente e inaspettata di Kick Ass, un teen movie ironico e un alien movie, Attack the Block si presenta come una delle sorprese della 29° edizione del Torino Film Festival divertendo e incantando il pubblico in sala, letteralmente basito di fronte alla innovatività della storia. Joe Cornish, brillante sceneggiatore di grandi successi cinematografici quali Le avventure di Tintin: il segreto dell’Unicorno o l’imminente Ant-Man, realizza un primo lungometraggio a dir poco eccellente, ricco di patinate riprese, discreti effetti speciali e grandi emozioni, a dispetto di un budget particolarmente esiguo.
Tra i pochissimi difetti di questo piccolo grande film, destinato sicuramente a divenire un cult di genere, vi è solo una leggera ripetitività che a lungo andare può stancare lo spettatore, ma nonostante questo, Cornish riesce sempre a ricatturare l’attenzione del pubblico in sala attraverso discreti effetti slasher, battute a dir poco esilaranti e piccoli colpi di scena decisamente irresistibili. Le creature aliene, pur essendo semplicemente abbozzate, hanno un grande fascino, ricordando le misteriose entità di vecchi giochi per console quali Another World di Eric Chahi, uno dei primi videogame platform realizzati dalla storia e dall’appeal molto simili al film di Cornish. In conclusione a rendere questo Attack the Block un piccolo film cult vi è anche la memorabile scena finale che supportata da una straordinaria colonna sonora e da ottimi effetti speciali, contribuisce a portare il film sullo stesso livello tecnico di grandi blockbuster quali Transformers o Cloverfield, dimostrando ancora una volta che usando bene gli effetti speciali si possono creare scene memorabili anche a fronte di un bugdet ridotto.
Cornish, sulla stessa scia dei geniali Edgar Wright e Simon Pegg, realizza un film a piccolo budget divertente e innovativo, regalando agli spettatori di questa 29° edizione del Torino Film Festival una boccata di puro divertimento e grandi emozioni.