Ad aprire questa serie di incontri sarà Eugenio Scalfari, un’istituzione del giornalismo italiano, il 12 ottobre, che parlerà della nuova modernità. Tanti i temi che verranno toccati: le Rivoluzioni dell’uomo nuovo; i grandi cambiamenti apportati dalle esposizioni degli anni ’30; il Realismo socialista, che fu uno strumento rilevante di propaganda politica; Mario Sironi, Felice Casorati e il Novecento italiano, gruppo artistico che tentò di porsi al centro dello scenario culturale del secolo; l’atleta olimpico; l’uomo moderno tra mito e progresso; la nuova figura dell’architetto; l’importanza fondamentale di Margherita Sarfatti e Massimo Bontempelli, figure centrali per la diffusione del movimento Novecento nella pittura e nella letteratura; l’arte pubblica e la spiritualità. L’ultimo appuntamento, che avrà luogo l’11 aprile, vedrà in scena Achille Bonito Oliva, uno dei maggiori storici e critici d’arte italiani, che chiuderà la kermesse con un dibattito sull’Arte e l’architettura nel mondo. L’arte pubblica del ‘900, il mito dell’uomo nuovo è un punto di partenza per riflettere sul come eravamo e sul come siamo. Chissà, forse, è proprio da qui, nel luogo simbolo della contemporaneità, che si può iniziare a pensare come saremo domani. Nel futuro.