La mostra “Anna Maria Pierangeli. Il fascino italiano conquista Hollywood” sarà aperta al pubblico dal 21 settembre al 21 ottobre e presenterà manifesti, fotobuste, locandine, fotografie, riviste e quotidiani dell’epoca, brochure, colonne sonore, libri, tutti materiali rarissimi e rigorosamente originali. Nella loro selezione è stata data grande importanza al lungo periodo hollywoodiano dell’attrice, l’unica italiana ad avere avuto un contratto settennale con la più importante major statunitense: la Metro Goldwin Mayer.
“Italiane a Hollywood”, rassegna di film hollywoodiani interpretati da attrici italiane, accompagnerà la mostra. Il primo appuntamento sarà con Lassù qualcuno mi ama, (Somebody Up There Likes Me), film del 1956 diretto da Robert Wise e tratto dalla biografia di Rocky Graziano, campione di boxe dell’epoca, che verrà priettato in versione originale sottotitolata in italiano.
Anna Maria Pierangeli è stata la più celebre fidanzatina del cinema italiano, all’età di diciassette anni, di origine sarda, divenne famosa nel 1950 in Domani è troppo tardi (di Léonide Moguy), il primo film del dopoguerra ad affrontare apertamente il problema dell’educazione sessuale tra gli adolescenti. La Pierangeli è Mirella, una fanciulla ingenua e romantica che, ferita dalle basse insinuazioni degli adulti, tenterà il suicidio. Anche nel successivo Domani è un altro giorno (1951, sempre diretto dal regista francese) veste i panni dell’ingenua, ferita dalle bassezze della vita. Accortasi di essere rimasta incinta e rifiutata dalla famiglia, anche in questo film tenta il suicidio. Due ruoli che bastano a spalancarle le porte di Hollywood. Così, con il nome mutato in Pier Angeli, Anna Maria esordisce alla grande sulla ribalta del cinema americano, interpretando il primo ruolo di protagonista nel film di Fred Zinnermann, Teresa (1951). Probabilmente il più importante dei film americani da lei girati è proprio Lassù qualcuno mi ama (1956) di Robert Wise, dove interpreta il ruolo di Norma, moglie del pugile Rocky Graziano, interpretato da Paul Newman.