Biografilm 2015: Iris Apfel, lo stile non ha età

L’anno scorso l’immagine icona del Biografilm Festival di Bologna era un bianco e nero Sugar Man, che ha conquistato pubblico e critica non solo per la sua musica evocativa ed emozionante, ma anche per la storia incredibile della sua vita, raccontata nell’omonimo documentario di Malik Bendjelloul. L’11° edizione invece si colora con una Iris Apfel in versione pop che sbircia dai suoi grandi occhiali da sole il fermento del festival, tra le sale di proiezione i luoghi di festa e di ritrovo.

irisAlbert Maysles, regista di origini russe al quale è dedicato un focus all’interno del programma del Biografilm, ha diretto Iris, un ritratto divertente ed eccentrico di Iris Apfel, interior designer e fashion guru di New York che ha cambiato look alla Casa Bianca per ben nove Presidenti, da Truman a Clinton e all’età di 93 anni non smette di seguire fedelmente la moda e portare avanti il suo lavoro, che è anche la sua più grande passione. Maysles sembra particolarmente affascinato dal raccontare storie di donne, che in un modo o nell’altro, hanno lasciato un’impronta nella società contemporanea. Infatti, dopo aver realizzato nel 1975 Grey Gardens, documentario in cui presentava un ritratto inedito della famiglia di Jackie Kennedy attraverso le due figure di Edith ed Edie Bouvier Beale, zia e cugina di quest’ultima, il regista si concentra su una personalità carismatica ed inesauribile che è simbolo di determinazione, stile e libertà. Alternando interviste, materiale di repertorio e riprese attuali procede questo documentario che presenta la figlia di immigrati ebrei, fondatrice con il marito di un’impresa tessile negli ’50 e interior design di gusto. L’età non sembra avere importanza per questa artista dell’eleganza che ama rompere le regole e dare spazio alla sua creatività…perchè mettere solo una collana e non cinque, perchè un solo braccialetto quando il polso può reggere anche una decina di accessori colorati ed estrosi?

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Un personaggio come Iris è perfetta per un documentario, ma anche per un film. Ascoltando la sua storia e vedendo momenti della sua vita è facile che vengano in mente alcune figure della cinematografia, per cui forse i registi e gli sceneggiatori si sono ispirati alla fashion guru di New York. Tuttavia, nonostante la storia curiosa influenzata da varie tematiche come la moda, lo stile, l’amore e la passione per il proprio lavoro, la riuscita del documentario Iris è dovuta al maestro Albert Maysles che sceglie uno stile narrativo pieno di ritmo, rendendo il racconto dinamico e piacevole da seguire come una commedia americana di successo. A noi non rimane che seguire il consiglio che la madre di Iris Apfel le diede per iniziare con amore il suo mestiere: “Comprati subito un vestito nero, fino a quando avrai un vestito nero nell’armadio avrai qualcosa da metterti in ogni occasione“. Come consiglio di stile non c’è che dire, ma se funziona anche per arrivare alla sua età con una tale energia e spirito, dobbiamo sicuramente prenderne nota.

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