Il film Blue Cave disponibile su Amazon Prime con protagonista Kerem Bürsin sta conquistando tutto il mondo, compreso il pubblico italiano. Simbolismo e curiosità sono il cuore di questo film drammatico made in Türkiye che sta spopolando sui social.
Un nuovo film – tra i più attesi – è finalmente giunto sulla piattaforma streaming Amazon Prime Video. Si tratta di un lungometraggio che vede come protagonista un volto molto amato delle serie tv turche: Kerem Bürsin. L’attore diventato famoso in tutto il mondo per personaggi famosi come Serkan Bolat in Love is in the Air e Ateş Arcalı nella serie If You Love, questa volta si è cimentato nel triplice ruolo di sceneggiatore, produttore e attore.
Un progetto al quale Bürsin ha lavorato per molto tempo, con l’intento di regalare al pubblico un film in grado di scandagliare le profondità dell’animo umano, in bilico tra la realtà e la fantasia. Blue Cave è diretto da Altan Dönmez, fa riferimento al luogo del cuore dell’archeologa Alara, da sempre innamorata di quel luogo e che sogna di poter rivedere con l’uomo della sua vita.
Blue Cave e un classico della letteratura italiana
“Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita. Ahi quanto a dir qual era è cosa dura, esta selva selvaggia e aspra e forte che nel pensier rinova la paura! Tant’ è amara che poco è più morte; ma per trattar del ben ch’i’ vi trovai, dirò de l’altre cose ch’i’ v’ho scorte. Io non so ben ridir com’ i’ v’intrai, tant’ era pien di sonno a quel punto che la verace via abbandonai.”
Nella prima parte dell’incipit de L’Inferno tratto dalla Divina Commedia di Dante Alighieri si racchiude l’anima del film Blue Cave interpretato da Kerem Bürsin. L’attore turco si è cimentato in un ruolo prettamente drammatico che senza mezzi termini, ricorda il tormento emotivo che Dante provò nel camminare in quella che venne definita la Selva Oscura. Un luogo nel quale il confine tra spiritualità ed esistenza risulta essere molto sottile, correndo costantemente il rischio di andare incontro alla morte.
Il personaggio dell’ufficiale di Marina è un moderno Dante, innamorato – non platonicamente – della sua Beatrice che qui prende il nome di Alara (Devrim Özkan). Gli incontri che Cem farà nel corso del suo cammino diretto verso la Grotta Azzurra (Mavi Mağara) segnano le tappe più importanti della sua vita, mostrando un’alternanza tra passato, presente e terza dimensione, in maniera funzionale al resto del racconto. E se Dante aveva Virgilio a guidarlo e a infondergli coraggio, per il militare ci pensa un cucciolo di cane, pronto a seguirlo senza sosta.
Gli elementi simbolici in Blue Cave
Questo film offre diversi elementi simbolici, ognuno dei quali sono legati alla storia dell’ufficiale di Marina e alle persone che ruotano intorno alla sua orbita. A partire dalla scelta del nome, possiamo dire che nulla è stato dato al caso, visto che Cem in lingua turca è da intendersi come idea rafforzata di unione, di interconnessione tra le persone, che fanno parte della vita di chi si chiama in questo modo. Tra i vari elementi che si possono analizzare, quello che sicuramente merita maggiore attenzione è l’elemento dell’acqua, che incontriamo dai primi minuti fino alla fine del film.
Il suo utilizzo all’interno della sceneggiatura, porta alla memoria diversi spunti letterari. Il filosofo Gustav Bachelard nel 1942 nell’opera L’Eau et les rêves, associa l’acqua alla morte, alla rinascita e alla purificazione. Del resto, è ben noto quanto l’acqua nei miti, nelle leggende e nella religione, abbia diverse valenze, talvolta diametralmente opposte tra loro. Quel che salta all’occhio però, sono i diversi significati che solitamente assume e che sono facilmente riscontrabili nel film: l’importanza del tempo, la vita, la morte, il peccato, la purificazione e la parte più profonda del proprio essere.
Un’altra spiegazione filosofica di alcune scene, viene spiegata dal ‘Complesso di Swinburne’, un poeta inglese dell’età vittoriana, nel quale rappresenta il salto da una grande altezza – come una scogliera – rappresenti un salto verso l’ignoto da parte di chi lo pratica. Proprio come accade a lui durante una breve sosta del suo cammino verso la Grotta.
Un’altra curiosità è la presenza della cultura greca all’interno del film, rappresentata dalla città antica ellenica di Myra, nella quale Cem si trova di passaggio e vengono inquadrati i tre volti scolpiti nella pietra, che rappresentano delle antiche maschere teatrali. Ed infine, ci sono buone probabilità che il personaggio vestito di nero che Cem incontra dopo esser stato nella Grotta Azzurra, possa essere considerato il corrispettivo di Caronte, il traghettatore di anime. Ci sarebbe anche molto altro da dire, ma per evitare spoiler è meglio fermarsi…
La recensione del film con Kerem Bürsin
I punti di forza del lungometraggio drammatico Blue Cave sono sostanzialmente due: una storia ben scritta e ben interpretata. Entrambi elementi che contribuiscono alla buona riuscita di un film. La presenza dell’attore Kerem Bürsin nel ruolo di protagonista ha permesso al suo pubblico, di vederlo nuovamente in azione, dopo la conclusione della dizi If You Love andate in onda anche in Italia. La scelta di aver preso del tempo per scrivere, produrre e recitare questo ruolo, è stata la scelta migliore che potesse prendere per la sua carriera.
L’interpretazione e il modo di relazionarsi con i vari personaggi, risulta naturale, precisa e mai forzata. Le lacrime, il dolore che prova nello stare lontano dalla donna che ama, così come i sorrisi e la gioia nello stare con Alara, vengono percepiti completamente da chi ha deciso di lasciarsi travolgere dalle emozioni presenti in questo film. Menzione speciale alla bellissima attrice co-protagonista Devrim Özkan (nota per la dizi Vuslat), la quale offre una performance intensa, coinvolgente e toccante, per tutta la durata della storia.
Prima di continuare è bene fare una raccomandazione al pubblico: quando farete click su ‘play’ sappiate che dovrete essere molto attenti allo svolgimento del film, a causa dei continui flashback e montaggi alternati riguardanti la vita del protagonista. Blue Cave in pochi minuti riesce a scardinare le certezze acquisite fino a quel momento, per poi ribaltarle e rimettendo tutto nuovamente in discussione.
Blue Cave e l’importanza delle parole
La sceneggiatura scritta a quattro mani da Kerem Bürsin e Osman Kaya, fin dalle prime battute mostra dei personaggi predisposti ad aprire il loro cuore vicendevolmente, sebbene siano accumunati da un passato complesso e doloroso. La bellezza dei loro occhi dimostra una grande cosa: non hanno paura di amarsi. Quello che li spaventa davvero è di perdersi per colpa di elementi esterni alla coppia, di varia natura.
Il tempo e la brutta abitudine di rimandare le cose, sono gli unici nemici del loro amore. La musica strumentale scelta per accompagnare il lungo ed estenuante cammino di Cem verso la Grotta Azzurra, si sposa alla perfezione con i tormenti emotivi che prova il ragazzo, il cui animo è afflitto da mille pensieri e che portano tutti il nome di Alara.
Le location mostrano dei luoghi naturali di indubbia bellezza che non distolgono l’attenzione dalla vicenda narrata, anzi, diventano parte integrante della loro storia d’amore. Ed infine, meritano un’attenzione speciale le citazioni attribuite ai vari personaggi, sottolineando quanto in fase di scrittura, nulla sia stato lasciato al caso.
Le persone che hanno imparato ad amare Kerem Bürsin grazie alle serie tv turche, resteranno piacevolmente colpite dall’intensità con la quale ha interpretato il personaggio di Cem e l’augurio è che questo sia il primo di una lunga serie di progetti, che lo possano far crescere professionalmente sempre di più.