In occasione della nostra rubrica horror vi invitiamo a fare un gioco: mettevi di fronte allo specchio e ripetete cinque volte un nome: Candyman. Gli appassionati del genere avranno già capito di cosa stiamo parlando, del fantastico cult horror dedicato al boogeyman più terrorizzante della storia del cinema, Candyman. Tratto da un racconto di Clive Barker (The Forbidden), diretto da Bernard Rose e interpretato da Tony Todd e Virginia Madsen Candyman racconta la storia del figlio di uno schiavo di colore che grazie ad una invenzione riuscì a fare fortuna e a permettersi le migliori scuole e viaggi intorno al mondo. Tra le sue doti più grandi vi era la pittura: era tra i pochi a riprodurre alla perfezione non solo le sembianze del soggetto ma anche la sua stessa anima. Un giorno però Candyman si innamorò della moglie di un ricco possidente che irato dal tradimento gli fece mozzare la mano (e sostituire con un uncino) e cospargere il petto di un favo ricolmo d’api. La morte avvenuta sotto atroci sofferenze trasformò il suo spirito in una forza capace di uccidere chiunque ripetesse il suo nome cinque volte di fronte ad uno specchio. A capitolare nel terribile incubo la studentessa universitaria Helen Lyle (Virgina Madsen), costretta a combattere la leggenda munita di uncino chiamata Candyman.
Datato 1992 Candyman è un vero e proprio classico del cinema dell’orrore. La brillante regia di Bernard Rose, la grande fisicità di Tony Todd, il candore di Virgina Madsen e l’inquietante e iconico tema di Philip Glass elevano Candyman tra i film horror più visti, amati e ripresi della storia del cinema di genere. Perfino il teen horror So cosa hai fatto ne è in parte una evocazione: il celebre pescatore infatti uccide le sue vittime a suon di uncinate.
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COLONNA SONORA di Philip Glass