Teatro Flavio: “L’amica delle mogli” di Pirandello, la recensione

 

La Compagnia Venturini-De Vita, dall’esperienza ventennale, mette in scena al Teatro Flavio, fino a domenica 27 Novembre, L’amica delle mogli, pièce teatrale dai toni noir, scritta da Pirandello nell’estate del 1926, in omaggio all’attrice Marta Abba, che ne fu interprete protagonista alla prima nazionale.  Spesso considerata dai critici come una delle opere pirandelliane meno riuscite, L’amica delle mogli si basa invece su un canovaccio dalle grandi potenzialità: Marta (Federica De Vita), una signora molto curata e molto brava nell’organizzazione domestica, è il punto di riferimento di molte sue amiche, ma anche dei loro mariti. Il signor Viani (Maurizio Venturini), da poco sposatosi con la giovane Elena (Chiara Conti), si rivolge a Marta, chiedendole di arredare la sua nuova casa. La donna accetta altruisticamente, forse con un fine ambiguo, forse no, diventando poi inseparabile amica di Elena. L’avvocato Venzi (Franco Venturini), socio di Viani, è segretamente innamorato di Marta, pur essendo sposato con Anna (Sabrina Meuti), grande amica della prima. Il Venzi non farà altro che tormentare la novella sposa, già gravemente malata, instillando nella sua mente il dubbio che alla sua morte Viani e Marta si sposeranno. Morta la poverina, Venzi, sempre più ossessionato e convinto di perdere Marta, uccide Viani. La tragica conclusione di questa commedia porta Marta, che è stata sempre maestra nell’orchestrare ambiguamente le vite degli altri, a cercare la solitudine.

Tutto ruota attorno al personaggio di Marta, a cui la De Vita conferisce una caratterizzazione forte e risoluta. Venturini invece, pur essendo un attore consumato, rimane qualche passo indietro rispetto alla sua compagna di scena, dando poco corpo a quell’ossessione mostruosa che motiva le azioni del suo personaggio, probabilmente in ragione delle numerose repliche che ha già portato in scena. Alla regia di Venturini va riconosciuto il merito di aver saputo svecchiare il testo originale, la cui bellezza nasce dal contrasto molto borghese tra forma, ossia il linguaggio, e realtà.

Per informazioni e prenotazioni scrivete a info@teatroflavio.it, oppure chiamato lo 06 70497905.