Celebrating Connections
è il nome dell’evento che si è svolto nella giornata di ieri alla presenza del Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni all’Italian Pavilion all’Hotel Barrière Le Majestic, a Cannes. Protagonisti, sei giovani attori under 30: Chiara Bordi, Martina Gatti, Beatrice Vendramin, Filippo De Carli, Giampiero De Concilio, Michele Ragno.
Celebrating Connections
“Non solo i grandi nomi del passato, che hanno reso l’Italia del cinema nota nel mondo, o i volti più amati dello star system contemporaneo. C’è una nuova generazione di attori che merita tutta la nostra attenzione e stiamo investendo molto per promuoverli in Italia e anche all’estero.
Ecco perché dopo le tappe al Tokyo International Film Festival e al Festival Internazionale del Cinema di Berlino abbiamo deciso di replicare a Cannes l’iniziativa ‘Celebrating Connections’, pensata per valorizzare i giovani talenti davanti a un pubblico internazionale. Al centro della scena, sei attori under 30 che poi saranno protagonisti anche dell’Italian Global Series Festival, atteso a Riccione e Rimini dal 21 al 28 giugno.
Ed è solo l’inizio: è nostra intenzione organizzare l’evento anche nell’ambito di altri appuntamenti internazionali per far conoscere sempre più le nostre giovani eccellenze all’estero”.
Lo ha dichiarato il Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni in apertura dell’evento “Celebrating Connections”, promosso dal Ministero della Cultura in occasione della 78ª edizione del Festival di Cannes, che si è svolto questo pomeriggio all’Italian Pavilion all’Hotel Barrière Le Majestic a Cannes.
“L’importanza di dare spazio ai nuovi talenti come ragazzi e ragazze che sono attori o registi straordinari. Per noi è fondamentale farli conoscere all’estero, in modo che possano venire selezionati dalle grandi produzioni o dalle grandi serie tv. Cannes non è l’unica tappa, in seguito ci saranno anche la Mostra del Cinema di Venezia e il Festival del Cinema di Berlino. Lucia Borgonzoni inoltre ha sottolineato l’importanza dell’Italian Global Series: la serialità è ormai strutturata e non c’è più distinzioni tra attori di cinema e attori di serie tv.”
