Enrico Melozzi e Marco Marsilio presentano a Roma la terza edizione dell’evento La Notte dei Serpenti che fonde tradizione, spettacolo e identità. Appuntamento il 20 luglio a Pescara, con una scenografia da cinema e la prima serata Rai.
Nel cuore di Roma, nella solenne cornice del Senato, l’Abruzzo ha alzato il sipario sulla terza edizione de La Notte dei Serpenti, un evento ormai simbolo di rinascita culturale e orgoglio identitario. A presentarlo, il compositore e direttore d’orchestra Enrico Melozzi, mente e cuore pulsante della manifestazione, affiancato dal presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio.
L’appuntamento è fissato per domenica 20 luglio 2025, sullo Stadio del Mare di Pescara: una scelta non casuale, ma profondamente poetica. Il palco, rivolto verso l’Adriatico, diventa confine e passaggio tra tradizione e futuro, tra terra e acqua, tra il suono delle radici e l’eco della modernità.
Un concerto? No, un rito collettivo la Notte dei Serpenti
Non è un semplice festival musicale. La Notte dei Serpenti è un progetto che racconta l’Abruzzo con voce nuova: quella delle zampogne che si intrecciano con i synth, dei canti popolari che si fondono con il pop, dei dialetti che diventano lingua scenica e musicale. È una festa laica, corale, che unisce generazioni e paesi sotto le stelle, sulle onde.
L’edizione 2025 si annuncia più ambiziosa che mai: prove aperte al pubblico nel Teatro Comunale di Atri, musicisti e ospiti di caratura nazionale (e non solo), e una messa in onda in prima serata sulla Rai. Per la prima volta, la manifestazione è coprodotta con la televisione pubblica: un segnale importante che consacra l’evento tra i format culturali di punta del Paese.
Il serpente come simbolo: tradizione che si rinnova
Il serpente – figura mitica, sacra, ambivalente – non è solo richiamo al celebre rito di Cocullo. È metafora perfetta della trasformazione: muta pelle, cambia forma, ma non perde mai la sua identità. Così fa l’Abruzzo, che in questo spettacolo celebra se stesso nella metamorfosi del linguaggio artistico.
“Questo evento – ha dichiarato Melozzi – è la prova che si può parlare al grande pubblico senza tradire le proprie radici. L’Abruzzo ha una voce potente, e merita una ribalta nazionale.” E Marsilio rincara: “La Notte dei Serpenti è diventata un marchio culturale, e ora anche televisivo. Stiamo scrivendo un modello.”
Scenografia da cinema, emozione in presa diretta
Le barche illuminate da lanterne che affiancheranno la scena. La notte, il mare, il suono. Una fotografia quasi surreale che fa gola a ogni regista: La Notte dei Serpenti è anche un grande atto visivo, quasi cinematografico.
Sul palco si alterneranno voci abruzzesi, artisti pop, strumenti antichi e moderne orchestrazioni. L’orchestra dei Serpenti, diretta da Melozzi, farà da ponte tra l’arcaico e il digitale, tra l’umano e il sacro. Ogni brano sarà una storia, ogni luce un’emozione, ogni passo un ritorno alle origini.