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Nymphomaniac Vol. 2, la recensione

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La seconda parte di Nymphomaniac riprende il racconto della ninfomane Joe (Charlotte Gainsbourg) al paziente ebreo Selingman (Stellan Skarsgard), affrontando le difficoltà della vita adulta. Sposata con Jerome (Shia LaBeouf) e madre di un bellissimo bambino Joe perde la facoltà di provare piacere durante il sesso. Così inizia una terribile pratica con K (Jamie Bell), un ragazzo che attraverso frustate e pene corporali riaccende il corpo di Joe portandola ad avere nuovamente il tanto ambito orgasmo. Intanto Joe inizia una attività illegale di estorsione presso il boss L (Willem Dafoe) e prende come discepola la giovane P (Mia Goth), una ragazza emarginata con cui instaura un rapporto ambiguo e tormentato.

Delusa dall’amore e probabilmente anche dal sesso Joe porta a termine il racconto della sua vita al paziente Selingman, un racconto fatto di passione, sofferenza, umiliazione ed emarginazione. In Joe c’è rassegnazione ma anche un desiderio di rinascita, una voglia di iniziare una nuova vita senza sesso. Ma le tentazioni sono tante e inoltre Joe è una donna, una creatura a priori colpevoli in una società prettamente maschilista in cui sono sempre gli uomini a comandare. Inoltre il quesito fondamentale posto da Joe è proprio quanto sia rispettabile un essere umano che nonostante il desiderio forte di fare una cosa, anche la più inammissibile, riesca a trattenersi.

nymphomaniac-part-2-576255lQuesto è il punto di vista di Joe, una ninfomane ma anche una donna saggia che riesce a vedere il mondo in un modo inedito ma poi non così sbagliato. Se la stessa situazione fosse stata vissuta da un uomo il tutto non sarebbe stato poi così inaccettabile. Questo sostiene Selingman a dimostrazione di come i ruoli non siano poi ancora così perfettamente bilanciati: in effetti Nymphomaniac vissuto da un punto di vista maschile sarebbe stato un semplice racconto di uno sciupafemmine incallito. Lo stesso Shame interpretato da Fassbender non suscita tutto lo scalpore del film di Von Trier, e perché? Perché in un modo o in un altro il fatto che sia una donna a fare o dire certe cose ancora scandalizza nella società contemporanea. Perché qui non parliamo di cinema porno ma di cinema d’autore e Von Trier attraverso questa epopea sessuale di una ninfomane costruisce una critica alla società umana, una esaltazione della religione, un culto dell’arte e una venerazione della donna. Una donna che, ammessi i terribili errori fatti nella sua vita, tenta di ricominciare, incontrando però le mille difficoltà connesse ai ruoli che la società le impone, ovvero di donna, madre e moglie. Nymphomaniac Vol. 2 verrà distribuito dalla Good Films in tutte le sale italiane il 24 aprile 2014.

Carlo Andriani
Carlo Andriani
Segnato da un amore incondizionato per la settima arte, cresciuto a pane e cinema e sopravvissuto ai Festival Internazionali di Venezia, Berlino e Cannes. Sono sufficienti poche parole per classificare il mio lavoro, diviso tra l’attenta redazione di approfondimenti su cinema, tv e musica e interviste a grandi personalità come Robert Downey Jr., Hugh Laurie, Tom Hiddleston e tanti altri.

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