Allen Tannenbaum ha immortalato nella serie September 11, 2001 Terror Attack, i momenti più drammatici di quel mattino di settembre. Nella foto Falling man c’è tutto il senso di quel giorno: un uomo si getta dalla finestra del grattacielo, pur sapendo di morire, nella speranza di sopravvivere alle fiamme. L’artista americana Susan Crile rende omaggio alla città di New York attraverso i disegni che ritraggono il collasso della metropoli americana. Le polaroid di Michael Ackerman ricordano i volti di tutta la gente che quel giorno morì, lasciando negli occhi di chi osserva un senso di rassegnazione, di dolore, eppure la voglia di continuare e di sperare. Insieme a queste opere, vi sono le fotografie di grandi autori dello scatto. Gabriele Basilico, Luciano Bobba, Moreno Gentili, Olimpia Ferrari, Franco Fontana, Maurizio Galimberti. Ma anche la New York metafisica di Gabriele Croppi che presenta persone isolate ed oscurate dall’imponenza degli edifici americani, creando un autentico capolavoro chiaroscurale attraverso l’uso del bianco e nero. Profondamente evocativa è l’opera di Angelo Bucarelli, Reflection, che attraverso vari oggetti di uso quotidiano rimanda alle cose che popolavano le Torri Gemelle in quei tragici minuti e con l’apertura di uno specchio lo spettatore si osserva, oggetto egli stesso, posto davanti ad una riflessione sul senso dell’umanità, sul suo essere prodotto all’interno della società, cosi come dell’opera di Bucarelli. Giuseppina Caltagirone, invece, ritrae New York dieci anni dopo, con la sua musica e la sua gioia di vivere, scegliendo la tela come supporto dei suoi scatti.
“To those who lost their live to honor and never forget on September 11,2001” appare scritto su un muro della Centrale Montemartini. Già, non dimenticare. Per ricordare le vite di giovani e meno giovani che hanno lasciato per sempre le loro famiglie, le loro case, i loro affetti, la loro vita senza una spiegazione. Senza un motivo. L’arte aiuta a riflettere sul senso della vita, sul senso di vite spese senza avere modo di cambiare quel destino che altri uomini hanno deciso di assegnare.