La seconda giornata del Giffoni Film Festival è ricco di appuntamenti e ospiti italiani e internazionali. In attesa di veder sfilare sul blue carpet l’attore americano Matt Bomer, questa mattina si è svolta la conferenza stampa di Gomorra – La Serie con i due protagonisti, Marco D’Amore e Salvatore Esposito, due attori giovani che hanno dimostrato di avere talento e dedizione, ingredienti fondamentali per un successo di livello mondiale. Infatti Esposito, che interpreta Genny Savastano, ha sottolineato: “Il grande successo di Gomorra è dovuto alla qualità del prodotto. Per la prima volta in Italia una serie tv può competere con grandi serie tv americane. La qualità ci ha premiato dal cast alla troupe, tutti di alto livello e oggi Gomorra è stata venduta a circa 62 paesi in tutto il mondo”.
Gomorra è di sicuro l’evento televisivo dell’anno, mandato in onda su Sky, che, come afferma D’Amore, Ciro Di Marzio nella serie, “ha avuto coraggio di rischiare. C’erano molti rischi, per l’opinione pubblica, per la politica, le problematiche ambientali…ma alcune persone si sono riunite per la necessità di raccontare quella storia. Dividere il mondo in buoni e in cattivi ormai è riduttivo. Non dobbiamo tornare indietro”. La Rai infatti non è stata interessata a questo tipo di produzione, che, citando Gubitosi, “parla di eroi negativi”. A tal proposito Esposito ha precisato: “Ci ha chiamato eroi negativi, ma chi ha visto la serie sa che i nostri personaggi sono negativi, ma assolutamente non sono eroi”.
D’Amore inoltre ha aggiunto: “E’ assurdo pensare che Gomorra sia solo un luogo geografico. Se si è onesti intellettualmente non si può non capire come sia, invece, un luogo della coscienza con cui bisogna fare i conti. Gomorra è stata venduta in tutto il mondo perché racconta del mondo”. I loro ruoli sono uno dei punti di forza della serie, e le polemiche che nascono continuamente, senza dubbio aiutano ad incrementare la pubblicità e il successo di Gomorra. In conclusione, parlando della sua esperienza professionale, Esposito ha dichiarato: “La solidarietà che abbiamo trovato sul territorio è stata bellissima. Abbiamo girato 9 mesi tra Napoli e dintorni, quelle zone cosiddette malfamate e abbiamo trovato applausi, caffè, acqua…solo questo. Ma le cose buone in Italia non fanno notizia. A me questo mi ha commosso, perché vuol dire che non è tutto marcio”.