“E’ questa l’occasione per il Louvre di riconsiderare la propria missione e sperimentare cose impossibili all’interno della complessa organizzazione del palazzo parigino“, ha dichiarato il direttore del Louvre-Paris, Henri Loyrette. Missione che ha permesso di creare ben 120 posti di lavoro in un momento di crisi economica e culturale che sta attanagliando tutta l’Europa. Un modello da seguire sulle orme del Guggenheim Bilbao, che ha riqualificato un’intera area della Spagna, e del Centre Pompidou Metz. Tre le aree principali: la Galerie du Temps, con 250 opere che vanno dal V secolo a.C. sino all’Ottocento, il Pavillon de Verre, costruito come un prolungamento del percorso, la Galleria delle mostre temporanee che verrà inaugurata con la mostra Renaissance. Révolution dans le arts en Europe 1400-1530.
Domani, alle ore 10,00, entreranno i primi fortunati visitatori. Una considerazione va fatta. In Francia, 150 milioni di euro vengono investiti in un nuovo spazio espositivo. In Italia, Pompei cade a pezzi. Cosa c’è che non va in questo Paese? Cosa c’è che non va nella nostra forma mentis? Cosa c’è che non va in coloro che dovrebbero governare questo Paese e tracciare la giusta via per uscire dalla crisi?