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Ennio Morricone in “Concerto con dedica” all’Auditorium Parco della Musica

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Il legame che il cinema e la musica hanno è duraturo e inscindibile ed Ennio Morricone probabilmente è una delle più alte dimostrazioni di questo accostamento artistico. Con le sue colonne sonore ha nutrito la nostra fantasia per generazioni riuscendo ad evocare sensazioni anche con poche note accennate.

Oltre alle più celebri  musiche da film, Morricone vanta un repertorio immenso e su questo verteva il concerto di ieri sera, a Roma, nella splendida cornice dell’Auditorium Parco Della Musica. Un omaggio all’Italia, a Napolitano, a Karol Wojtyla, alla moglie Maria ed alle nuove generazioni. Diviso in due parti, il concerto diretto dal Maestro, accompagnato dall’Orchestra e dal Coro (con direzione di Ciro Visco) dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, è iniziato da “Varianti su un segnale di Polizia” una dedica alla memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, esempi di impegno civile tra i più alti che la nostra Italia possa offrirci, con materiali tratti e rielaborati dal film tv Giovanni Falcone. L’uomo che sfidò Cosa Nostra del 2005, in prima esecuzione assoluta.

L’omaggio passa dalle importanti figure dei due magistrati all’intero Bel Paese con “Elegia per l’Italia”, su testo di Giovanni Fontana (che ne è stato anche la voce recitante), composizione che il Maestro ha dedicato al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per i 150 anni dell’Unità d’Italia, combinando il tema del “Va pensiero” dal Nabucco di Giuseppe Verdi insieme all’inno di Mameli. L’intento era quello di sottolineare le “complessità pulsanti” e “l’ingegno solidale” del nostro Paese con attenzione agli “smarrimenti” (parole di Fontana per l’Elegia) in cui spesso cade la nostra Nazione. A seguire un momento più intimo, quello della dedica alla moglie Maria, intitolato “Ostinato ricercare per un’immagine”, tratto dalle musiche per L’ultimo Gattopardo, film sulla biografia del grande produttore e direttore della Titanus, Goffredo Lombardo, del 2010. Ed a concludere la prima parte un omaggio a quella voglia di conoscere e scoprire che si è materializzata nel brano tratto dal film La tenda rossa (diretto da Mikhail Kalatozishvili, del 1969) ed intitolato in maniera omonima (“La tenda rossa”), che Morricone ha voluto dedicare agli esploratori di tutte le epoche. Per la seconda parte, Morricone ha scelto di omaggiare la figura di Papa Giovanni Paolo II o meglio la persona di Karol Wojtyla, con il brano “Tra Cielo e Terra”. Quattro meditazioni musicali dedicate al Beato, tratte dalla colonna sonora di Karol, film sulla vita del Papa polacco curata dallo stesso Morricone.

A seguire, il grande compositore ha voluto fare una speciale dedica alle nuove generazioni creando appositamente un’altra prima esecuzione assoluta, intitolata “Rock?”, un sostantivo con punto interrogativo con il quale ci suggerisce uno sguardo di interesse e probabilmente dubbio verso questo genere musicale al quale forse non ha saputo avvicinarsi con troppa spensieratezza mantenendo comunque un forte distacco proprio di un grande musicista classico. Le splendide musiche scritte per il celebre Mission (Gabriel’s Oboe, The Falls e Come in cielo così in terra) vanno a costruire l’ultima dedica musicale del concerto (intitolata appunto “Mission“), quella rivolta agli uomini di religione che si sono sacrificati nello svolgimento delle loro missioni. Ma il pubblico non ha dato modo al Maestro di uscire così di scena, con una standing ovation di ben 15 minuti ed applausi scroscianti che non accennavo a finire, Ennio Morricone è stato “costretto” a riuscire per ben tre volte ed alla terza, con bacchetta ancora alla mano e con l’appoggio di Orchestra e Coro anch’essi in visibilio per l’imminente bis, ha inizia ad intonare le prime note de “Il buono, il brutto, il cattivo”, lo spaghetti western di Sergio Leone con Clint Eastwood ormai cult, con il quale ha realmente concluso il concerto, concedendo un bis ai quali non è solito cedere, sicuramente un momento di commozione per i più che si trovavano ancora in sala e che non si sono persi forse il momento più emozionante di tutto il concerto.

 

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Don Matteo 14: un noto conduttore si aggiunge al cast | Chi è

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Don Matteo 14 new entry

Don Matteo – Fonte: Instagram – Newscinema.it

Good news per tutti i fan sfegatati di Don Matteo! Un nuovo conduttore entrerà nel set in una delle fiction più longeve e più amate di sempre. Ecco di chi stiamo parlando, non ci credereste mai.

Don Matteo è una leggenda ormai per quanto riguarda il mondo della fiction della Rai. È arrivato alla quattordicesima stagione, le puntate attualmente in lavorazione, saranno trasmesse dall’emittente statale nel 2024. Ovvio la differenza si sente, in quanto la mancanza di Terence Hill è percepibile, non possono sicuramente pensare di spazzare 13 anni di presenza in cinque minuti, ma siamo sicuri che anche Raoul Bova riuscirà ad entrare nel cuore degli spettatori.

Essendo la nuova stagione, attualmente in lavorazione, sono tutti alla ricerca di nuovi indizi o di piccoli spoiler, per capire la “via” che prenderà il nuovo copione. Dalle ultime indiscrezioni è emerso che un nuovo conduttore entrerà nel cast di una puntata di Don Matteo. Ecco di chi stiamo parlando.

Una new entry in Don Matteo

Don Matteo è passato da un grande prete in bici ad un altro altrettanto bravo  in moto che sta cercando, giorno dopo giorno, di raggiungere anch’esso il cuore dei suoi fan. Senza togliere nulla al grande Raoul Bova che è un attore eccezionale, ovvio che Terence Hill sarà sempre il guru degli attori. Lui e Bud Spencer hanno segnato un’era, ma questa è un’altra storia.

Ad ogni modo, Hill è entrato ancora di più nel cuore dei suoi fan, con questa fiction, indossando gli abiti un pò da prete e un pò da Sherlock Holmes. Il suo modo di risolvere i casi, la sua estrema generosità, per non parlare dei siparietti comici con il suo amico Frassica, sono i momenti più belli che ricordano i fan. Insomma, Don Matteo è sempre stato uno di quei telefilm che non ti stancheresti mai di guardare. Poi per cambi di rotta interni, Terence ha passato “la palla” al nuovo parroco di Spoleto, il bel Don Massimo e anche con lui, le cose stanno iniziando a farsi interessanti.

Chi è il nuovo conduttore?

Terence Hill come dicevamo, ha salutato nella tredicesima stagione uno dei suoi personaggi più amati dal pubblico, cioè Don Matteo, il quale però sta resistendo al cambio della guardia a favore di Don Massimo, alias Raoul Bova. A dimostrazione di ciò, la lavorazione dell’attuale 14esima stagione, nella quale pare ne vedremo delle belle. In primis, un bravo conduttore che tutti conosciamo, parteciperà ad una puntata della fiction di Mamma Rai.

Stiamo parlando di Marco Liorni, il quale da quello che abbiamo potuto leggere sul blog di Davide Maggio, dovrebbe interpretare se stesso, grazie ad un crossover di Reazione a Catena. I fan, dopo aver appreso questa notizia, non vedono l’ora di sapere chi vestirà i panni del concorrente, in uno dei game show più amati in Rai.

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Macaulay Culkin: il bambino di Mamma ho perso l’aereo sulla Walk of Fame

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Macaulay Culkin - Fonte: Twitter - newscinema.it

Macaulay Culkin – Fonte: Twitter – newscinema.it

Macaulay Culkin, il bambino protagonista del cult Mamma ho perso l’aereo, riceverà una propria stella sulla Walk of Fame.

Il giovanissimo protagonista del cult del 1990 Mamma ho perso l’aereo Macaulay Culkin avrà presto una sua stella sulla Walk of Fame di Hollywood.

Macaulay Culkin avrà una stella sulla Walk of Fame. A più di trenta anni dal ruolo del protagonista nel cult natalizio Mamma ho perso l’aereo l’attore statunitense oggi quarantatreenne viene dunque insignito di uno dei più importanti e prestigiosi riconoscimenti del mondo del cinema.

Macaulay Culkin avrà una stella sulla Walk of Fame

La stella della Walk of Fame di Hollywood numero 2.765 sarà presto di Macaulay Culkin. La cerimonia durante la quale avrà luogo la premiazione del bambino protagonista di Mamma ho perso l’aereo avverrà per la precisione il prossimo venerdì primo dicembre, con Culkin che riceverà la propria stella nella categoria Motion Pictures.

Queste le dichiarazioni al riguardo da parte della produttrice della Hollywood Walk of Fame Ana Martinez:

Macaulay Culkin è un appuntamento fisso della cultura pop da decenni. Con una vasta gamma di lavori, il suo Mamma ho perso l’aereo si distingue come uno dei film natalizi in assoluto più amati in tutto il mondo. In più è incredibilmente appropriato che Catherine O’Hara, che ha interpretato la madre di Macaulay nel film, si riunisca con il figlio del film e parli alla cerimonia“.

La carriera di Macaulay Culkin

Macaulay Culkin - Fonte: Twitter - newscinema.it

Macaulay Culkin – Fonte: Twitter – newscinema.it

Nato a New York il 26 agosto del 1980, Macaulay Culkin ha iniziato la sua carriera intorno all’età di quattro anni tramite alcune brevi apparizioni come ad esempio quella in Rocket Gibraltar, film nel quale ha vestito i panni del nipote di Burt Lancaster.

Dopo aver recitato in altri film come Io e zio Buck del 1989, Ci penseremo domani del 1989 e Allucinazione perversa del 1990, Culkin trova infine il ruolo che finisce con il consegnarlo per sempre alla storia del cinema, ovvero quello del bambino Kevin McCallister in Mamma ho perso l’aereo diretto dal regista Chris Columbus: per tale ruolo Culkin ricevette addirittura una nomination ai Golden Globe del 1991, con il successo che venne replicato anche dal sequel Mamma ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York del 1992.

La carriera di Culkin resterà da allora per sempre legata indissolubilmente al personaggio di Kevin McCallister, ma l’attore avrà comunque modo di farsi valere anche in altri film: tra questi vi sono ad esempio The Good Son, The Pagemaster, Richie Rich e Saved!. In ambito televisivo da ricordare invece le partecipazioni a Kings, Robot Chicken o anche American Horror Story.

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La tragedia di Justine Mattera: chiamato il prete per l’estrema unzione

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Justine Mattera - Fonte: Ansa - newscinema.it

Justine Mattera – Fonte: Ansa – newscinema.it

Momento duro per Justine Mattera: l’attrice e conduttrice televisiva alle prese con seri problemi che hanno a che fare con la propria famiglia.

Momenti di ansia e preoccupazione per Justine Mattera: la conduttrice televisiva e showgirl ha dovuto avere a che fare con problemi di tipo familiare.

Ansia e paura per Justine Mattera. La conduttrice televisiva, showgirl e attrice statunitense naturalizzata italiana ha vissuto momenti di enorme spavento per un terribile episodio che ha riguardato la sua famiglia. Ecco di cosa si tratta e cosa è successo nello specifico.

Justine Mattera: la sorella Jessica ricoverata dopo un arresto cardiaco

Justine Mattera vive e lavora ormai da tantissimi anni in Italia. L’attrice e conduttrice ha dovuto però in questi giorni fare improvviso e immediato negli Stati Uniti a causa di quanto accaduto alla sorella Jessica. Quest’ultima è stata infatti ricoverata in terapia intensiva dopo essere stata colpita da un arresto cardiaco all’inizio di questo mese di novembre.

A rendere nota la vicenda è stata tramite il proprio profilo Instagram proprio Justine Mattera, che ha raccontato come sia addirittura arrivato anche un prete allo scopo di dare l’estrema unzione alla sorella Jessica.

Jessica Mattera ricoverata in ospedale: il racconto di Justine

Justine Mattera ha raccontato i dettagli della vicenda relativa al ricovero della sorella nel post Instagram sopra citato. Queste alcune delle parole della conduttrice a corredo di un’immagine nella quale appare lei con la sorella stesa sul letto del reparto d’ospedale sullo sfondo:

Cosa vuol dire Thanksgiving per me? La possibilità di vedere mia sorella fare i primi passi dopo l’arresto cardiaco di diciotto giorni fa. Ieri sera ho dormito in ospedale con lei ed è stato angosciante. Avevano appena fatto una tracheotomia dopo che era stata intubata per una settimana“.

Justine ha parlato di come a un certo punto si fosse seriamente temuto per la vita di Jessica, una situazione che aveva spinto per l’appunto a far arrivare un prete che le potesse dare l’estrema unzione. L’attrice ha inoltre rivelato che per via di una malattia della quale la sorella soffre fin dalla tenera età sarà necessario anche un trapianto di cuore, un’operazione ovviamente estremamente delicata: “Ci mancano ancora molti passi prima del trapianto di cuore ma io sono ottimista e grata ai bravissimi medici che la stanno curando“.

Infine, tornando alla malattia della sorella, Justine ha dichiarato che a Jessica è stato diagnosticato a soli undici anni il linfoma di Hodgkin’s, curato a quel tempo con la radioterapia.

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