L’estrema periferia romana fa da sfondo a tre storie prima parallele e, successivamente legate fra di loro dal filo conduttore della droga e della criminalità e il grande complesso abitativo di Corviale nel quale sono ambientate, più che scenografia diventa parte integrante della narrazione, quasi come godesse di vita propria insieme ai personaggi. Marco (Maurizio Tesei), dopo cinque anni passati in carcere, torna a casa, sforzandosi di ricrearsi una vita normale, e tenta di tenersi lontano da quei traffici illeciti che lo avevano portato in prigione. Il suo tentativo di dimenticare il passato e di iniziare una nuova vita è presto vanificato dal riaffacciarsi di due suoi ex compari, Glauco (Simone Crisari) e Mauro (Riccardo Flammini), che lo spingeranno a riprendere a spacciare. Si ritroverà dunque nuovamente a convivere con la delinquenza iniziando a vendere cocaina sulla panchina di un piccolo parco.
Come entrambi i registi ci tengono a sottolineare, Et In Terra Pax non è un film sulla periferia romana, al contrario tende a soffermarsi sulla psicologia dei personaggi, sui rapporti che ne scaturiscono e sulle complesse trame che un contesto come quello scatena all’interno delle loro relazioni. La borgata romana non è altro che il teatro nella quale si svolge il lungometraggio e potrebbe essere estesa a qualsiasi altra città del mondo. È forte il senso di rassegnazione e ad una prima impressione il film sembra
Questo è un progetto concepito e realizzato in totale indipendenza finanziaria e creativa, con l’impiego di una produzione low budget ed anche grazie alla decisione di parte del cast tecnico e artistico che ha deciso di investire con entusiasmo il proprio lavoro sul progetto in cambio di una quota di partecipazione sugli utili del film. Et in terra pax ha sancito l’esordio di molti giovani professionisti, per lo più allievi ed ex allievi del Centro Sperimentale (di Roma) e grazie alla selezione delle Giornate Degli Autori (Venice Days) della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia ed alla recentissima candidatura ai Nastri d’Argento ha ottenuto una notevole visibilità che fa sperare in un buon risultato di pubblico. Distribuito da Cinecittà Luce è dallo scorso 27 maggio nelle sale (purtroppo, per il momento, solo tra Roma e Latina) e merita di essere visto e sostenuto oltre che per la qualità tecnica ed artistica con la quale è stato realizzato anche solo per l’intento e la giusta causa che porta avanti.
Trailer: