Abbiamo visto in occasione della quindicesima edizione del Far East Film Festival uno dei più sorprendenti e originali horror degli ultimi anni: Countdown. Scritto e diretto da Nattawut Poonpiriya e interpretato da Pachara Chirathivat, Jarinporn Joonkiat e Pattarasaya Kruesuwansiri Countdown racconta la surreale storia di Jack, Bee e Pam, tre giovani thailandesi perennemente sospesi tra l’alcol, le droghe e i divertimenti della peccaminosa New York. Disposti a tutto per trascorrere l’ennesima serata all’insegna della pazzia e del divertimento i tre decidono di chiamare uno spacciatore locale ma in assenza del numero completo azzardano una cifra a caso. Così arriva nella loro dimora un certo Jesus, un criminale dall’aspetto inquietantemente simile al santo di cui porta il nome. Inizialmente le cose sembrano procedere per il meglio, Jesus infatti racconta loro pazzi aneddoti e offre una delle migliori erbe in circolazione. Ma i guai sono dietro l’angolo. Il violento evolversi della serata rivela la vera essenza dello spacciatore, fatta di cattiveria, ironia e crudeltà. Tra terrificanti giochi di ruolo, spaventose sparachiodi e battutine al vetriolo scatterà un terribile conto alla rovescia che porterà Jack, Bee e Pam a confrontarsi una volta e per tutte con i loro peccati.
Potete trovare qui sotto le domande poste dalla stampa internazionale al regista Nattawut Poonpiriya al Far East Film Festival.
Countdown è stato girato a New York. Perché ha scelto proprio questa città?
Nattawut Poonpiriya: Questo film deriva dal momento in cui mi sono messo in discussione. Proprio mentre ero a New York ho perso tutto toccando il fondo. Per questo e per altri motivi ho deciso di realizzare Countdown a New York.
Quanto è stato difficile entrare nella industria cinematografica thailandese?
Nattawut Poonpiriya: Non è stato certamente facile. Il punto è che non si finisce mai: dopo l’esordio devo fare del mio meglio. Devo fare qualcosa in cui credo per esprimere quello che voglio dire al cento per cento.
Perché ha scelto il genere horror?
Nattawut Poonpiriya: Il genere horror thriller è un genere che mette alla prova il regista. Bisogna costantemente spaventare e tenere alta la tensione. Quando ho visto la reazione del pubblico mi sono sentito soddisfatto perché ho suscitato negli spettatori le sensazioni che volevo trasmettere.
Si può considerare il personaggio di Jesus una sorta di versione moderna di Freddie Krueger?
Nattawut Poonpiriya: Non avevo mai pensato a questa somiglianza. Ma sono cresciuto con i film di Freddie Krueger e con tutti i film horror quindi probabilmente sono rimasto indirettamente influenzato da tutte queste opere.
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