Abbiamo visto Eddington in anteprima a Cannes 78 ed ecco la nostra recensione del nuovo film di Ari Aster.Ari Aster
, regista del film Eddington, irrompe al Festival di Cannes e debutta per la prima volta nella sezione in concorso con un film che ritrae l’America sull’orlo del collasso. Nel cast presenti Joaquín Phoenix, Emma Stone e Pedro Pascal.
Eddington: New México
La storia del film è ambientata nell’omonima città del New México. Joe Cross (Joaquín Phoenix) interpreta lo sceriffo locale, in perenne contrasto con il sindaco Ted Grace (Pedro Pascal), un leader carismatico le cui scelte non sono molto lungimiranti. Le elezioni per eleggere il nuovo rappresentante locale non fanno che alimentare le tensioni tra i due, acuite ulteriormente dall’obbligo di usare la mascherina per proteggersi dall’infezione del Covid.
Le visioni diametralmente opposte dei due candidati spaccano la scarsa popolazione locale, inducendo inevitabilmente i cittadini a prendere una posizione. Come se non bastasse la pandemia, Joe deve anche affrontare la sua situazione famigliare: la moglie Louise Cross (Emma Stone) soffre infatti di depressione e attacchi d’ira a causa di un traumatico evento passato.
Il potere dei social
Ari Aster
nel film mostra l’uso preponderante dei social network da parte della popolazione. Nella cittadina di Eddington sia i ragazzini che gli adulti utilizzano Facebook e Instagram per documentare qualsiasi evento di rilievo o per lanciarsi accuse a vicenda durante la campagna elettorale che coinvolge i due protagonisti.
Il potere distorto dell’interpretazione viene mostrato con forza, incrinando amicizie e rapporti familiari a causa delle distorte interpretazioni dei video postati in rete. Inoltre anche le proteste del movimento Black Lives Matter contro l’abuso di potere da parte della polizia si diffondono a macchia d’olio in tutta l’America e la cittadina di Eddington non fa eccezione, causando non pochi grattacapi per lo sceriffo locale.
Una società sull’orlo del collasso
Eddington
ritrae una cittadina sull’orlo del collasso che inevitabilmente diventa il riflesso dell’America. Una società lacerata dalle divisioni sia economiche che di pensiero, acuite dalla pandemia, dai movimenti di protesta che sfociano nella brutalità e nella violenza e dalle teorie cospirazioniste diffuse e diventate virali tramite il web.
Joe Cross sembra incarnare valori umani positivi, come l’assenza di maltrattamento o l’allontanamento delle persone che si rifiutano di indossare la mascherina perchè si sentono soffocare, ma quando decide di impegnarsi politicamente per la corsa alla carica di sindaco, il suo atteggiamento cambia, mostrando la vulnerabilità e la cecità dell’essere umano nell’eterna corsa verso il potere.
Joaquín Phoenix è protagonista assoluto di Eddington, capace di reggere sulle sue spalle l’intero film. La sua interpretazione dello sceriffo asmatico è semplicemente magistrale, e riesce a far empatizzare lo spettatore con il suo personaggio scontroso alla costante ricerca dell’equilibrio e desideroso di rivalsa nei confronti di quello che lui reputa la sua nemesi, il sindaco Ted Grace.
Questo film ricorda il teatro dell’assurdo e tra trovate esilaranti quanto geniali, drammaticità e colpi di scena fa riflettere sullo stato della società “moderna”.