Con i suoi scatti, Modine presenta una visione inedita ed esclusiva del racconto della guerra e del campo di addestramento reclute ricostruito dal regista in circa due anni di riprese. Durante le riprese, Kubrick ha infatti consentito a Modine, come non era mai successo in un suo film (e non avverrà mai in seguito), di utilizzare una macchina fotografica. Attraverso una reflex bi-ottica di medio formato con pellicola, Modine regala allo spettatore uno sguardo poetico e personalissimo del backstage di uno dei migliori film di guerra mai realizzati. La mostra è curata da Solares Fondazione delle Arti. Durante il Festival verrà anche presentato il libro Full Metal Jacket Diary di Matthew Modine (edito nella versione italiana da MoreMondadori), e Full Metal Joker, un documentario provocatorio che Emiliano Montanari ha dedicato al “Joker” Matthew Modine. Prima del documentario verrà, inoltre, proiettato il capolavoro di Kubrick nella copia restaurata per il 25° anniversario.