Franca la Prima, il documentario della Guzzanti su Franca Valeri

 

 

All’ interno della sezione Extra del Festival del Film di Roma è stato proiettato il documentario di Sabina GuzzantiFranca la Prima”, dedicato ad una delle storiche attrici italiane che può essere considerata la pioniera della varie arti dell’intrattenimento, Franca Valeri. La Guzzanti ha realizzato un ritratto simpatico e completo dell’attrice, alternando interviste, un duetto faccia a faccia a teatro e alcuni contributi video dell’epoca e più recenti, e ne è venuto fuori un documentario dinamico e interessante, omaggio ad una grande artista del nostro paese.

«Più che un film omaggio, è una dichiarazione d’amore. Non vuole essere assolutamente un ricordo del passato artistico della Valeri, ma il racconto, piuttosto, di quanto sia sempre all’avanguardia dal punto di vista creativo. Un ritratto inedito di una grande del teatro e del cinema e della tv che a 91 anni non si è ancora arresa ma, anzi, non ha paura di mettersi in discussione, anche se con fatica» ha dichiarato Sabina Guzzanti. Infatti risulta subito l’estrema devozione della Valeri alla recitazione e al suo lavoro in pubblico, che non abbandona neanche ora in tarda età poichè non potrebbe farne a meno. I suoi personaggi indimenticabili, come la Signora Cecioni o la Signorina snob regalano ancora oggi sorrisi spontanei e ciò lo dimostra anche il successo di questo documentario in sala, quando vengono trasmesse alcune clip divertenti delle sue storiche esibizioni nei varietà televisivi, o in film per il cinema come “Parigi o Cara” di Vittorio Caprioli del 1962 e “Il Segno di Venere” di Dino Risi del 1955.

Nata come attrice comica, Franca Valeri ha portato una ventata di innovazione e freschezza nel teatro, come nell’arte e nel cinema, essendo la prima ad introdurre un certo modo di recitazione e rivelandosi estremamente multimediale per tutta la sua carriera. La sua forza, stando alle sue parole, è stata l’amicizia che l’ha sempre accompagnata, permettendole di non sentire mai la mancanza di un partner o dei figli, che non rimpiange tutt’ora di non aver avuto. Ultimamente si impegna ancora nel lavoro continuando a recitare a teatro, lasciando sempre il pubblico a bocca aperta e rapito dal suo straordinario talento. Nella parte finale di “Franca la Prima” la Guzzanti mostra anche la Valeri attivista, che tiene un discorso all’interno del Teatro Valle occupato, incoraggiando i giovani a ribellarsi e a continuare a sostenere le proprie idee anche se fosse necessario usare le maniere forti. Un documentario brillante, con un bel ritmo e che più che un omaggio a Franca Valeri, risulta una stupenda istantanea di una grande artista, grande sia nel passato che nel presente.