“Tutto pilotato”: la confessione di Giorgio Mastrota | Ecco chi lo ha raccomandato
Il re delle pentole e dei materassi, Giorgio Mastrota, è ormai una figura della tv consolidata ma come è avvenuto il suo esordio nel mondo dello spettacolo?
La vita di Giorgio Mastrota è cambiata alla fine degli anni ’80 quando è iniziata la sua avventura televisiva che lo ha poi portato ad essere il re delle televendite che ancora oggi costituiscono il mondo mondo professionale.
“Sono l’uomo delle pentole e dei materassi” dice lui stesso che sorride quando sul contratto Mediaset vede ancora definito “artista” quando sarebbe più esatto “professionista dello spettacolo”. Tuttavia Cologno Monzese non gli ha mai chiuso le porte e lui si è sempre detto soddisfatto del lavoro che fa e di divertirsi a consigliare gli acquisti più validi alle casalinghe telespettatrici.
Giorgio Mastrota agli esordi
In un’intervista al Corriere della Sera, Mastrota ha raccontato un episodio accaduto nel 1988 che ha segnato il suo esordio nel mondo della televisione e dell’intrattenimento. “Gianfranco Funari, che era presidente della giuria del concorso che si teneva a Loano, mi chiamò a partecipare con la garanzia che avrei vinto. Il problema è che oltre a me, che ero il raccomandato della parte della giuria che veniva dalla televisione, c’era un altro raccomandato dal mondo del cinema” ha detto.
L’attore Gino Caveri, pertanto, fu eletto “il più bello d’Italia durante il concorso del 1988, mentre Mastrota fu “l’uomo ideale” così da accontentare tutti in qualche modo perché entrambi erano raccomandati. “Era tutto pilotato, non scherzo” ha sottolineato il conduttore che da quell’esperienza poi ha fatto alcuni fotoromanzi, soap opera e l’inviato per i programmi di Patrizia Rossetti sotto Fininvest.
La vita privata
L’unione di Giorgio Mastrota e Natalia Estrada è stata per molti anni sotto i riflettori, un po’ come Eros Ramazzotti e Michelle Hunziker. Conosciuta proprio in tv, Mastrota ha creato una famiglia con Estrada con cui ha una figlia anche se poi si sono separati attirando l’attenzione dei media.
“Piaciuti, voluti, amati, sposati: tutto in una sequenza rapidissima, come una vampata che brucia una cosa dopo l’altra. La fine del matrimonio fu un evento così clamoroso che finì nei titoli del Tg5. Ma fu accelerata anche la sofferenza del post. Quando una cosa la sanno tutti, esci di casa e ti arrivano parole di conforto da chiunque: il passante, l’edicolante, il macellaio. E passa prima” ha spiegato Mastrota guardandosi indietro.
Fonte: Biccy