“Sono felice di essere accolto al Valle Occupato – ha detto Haber – Noi attori siamo senza rete, senza pubblico non siamo niente. Sacrosanta è questa lotta che ci permette di avere un’identità per comunicare le nostre più profonde esigenze”.
L’attore bolognese, tra improvvisazione, lirismo e sorprese, gioca con la musicalità di parole di un autore che da tempo rivisita con successo e a lui molto caro perché idealmente vicino e per certi versi similare. Un viaggio di parole e musica, di teatro canzone con cui l’attore ha calcato i palcoscenici di tutta Italia. Versi che raccontano di amore, di dolore, di denuncia sociale, di anticonformismo, contro il perbenismo imperante, attraverso una versione trasgressiva del vivere umano. «In questo modo – continua Haber – posso raccontare la mia idea della vita. Mi piace mettermi in gioco, sorprendere e sorprendermi». La musica e l’improvvisazione di due musicisti d’eccezione, Marco di Gennaro al pianoforte, e Piercarlo Salvia al sax, accompagneranno e contrappunteranno la sanguigna voce dell’attore, formando un vulcanico insieme di grande energia e impatto emotivo.