L’arte della Rist evoca, emoziona, trasmette, colpisce non la ragione ma l’emotività dello spettatore, l’unico scrigno che la razionalità non protegge e non difende ma che si lascia persuadere e coinvolgere dagli stimoli esterni. Di fronte alle opere di Pipilotti Rist lo spettatore si sente travolto da qualcosa di strepitosamente spettacolare. Per far conoscere questa artista non si poteva pensare ad una mostra canonica. Era necessario un ambiente capace di raccontare le suggestioni dei capolavori della Rist. In programma dal 9 novembre al 18 dicembre, la Fondazione Nicola Trussardi ha deciso di dedicare la prima grande mostra personale della Rist, a cura di Massimiliano Gioni, nell’Ex Cinema Manzoni di Milano. Pilipotti Rist. Parasimpatico è una esposizione che coinvolge completamente il Manzoni, cinema storico milanese creato nel 1950 dall’architetto Alziro Bergonzo, una delle più importanti sale cinematografiche di tutta Italia, fino a che, il 25 settembre 2006, chiuse i battenti. Ora le opere della Rist invadono tutta la struttura con installazioni e video ovunque, dall’atrio, che ospita Cape Code Chandelier, alla base della scalinata, alla scalinata, fino al foyer e alla toilette e poi ovviamente nella sala cinema, con Open my Glade ed Extremities, e nella galleria, con Homo Sapiens Sapiens.
“Penso che il ruolo dell’arte sia quello di prendere i nostri sogni e renderli reali, e così facendo dicambiare la nostra percezione della realtà in qualcosa che è super fantastico! Questa è la meraviglia e l’incanto della mente creativa. L’arte al suo meglio promuove le energie positive che ci permettono di conciliare la ragione con ciò che chiamiamo istinto. È rumore cromatico. L’arte apre la nostra mente a nuovi modi di vedere e vivere il mondo che ci circonda. Ci fa sentire vivi.” La video arte di questa artista svizzera sa raccontare, sa appassionare, sa essere arte senza usare pennello o scalpello, ma soltanto attraverso i colori e le passioni della realtà.