Intervista a Roberto e Maurizio Del Piccolo, registi di The Hounds


Abbiamo parlato spesso in questo ultimo mese di un film horror inglese, prodotto dalla Moviedel Production, che è stato realizzato con un budget molto basso, ma è un prodotto davvero notevole nel panorama odierno del cinema di questo genere. Stiamo parlando di “The Hounds”, del quale potete trovare trailer e recensione e tante curiosità proprio sul sito di Newscinema.it. I registi Maurizio e Roberto Del Piccolo ci hanno raccontato il loro lavoro per la realizzazione di questo film, con un accenno alla loro formazione cinematografica e ai loro progetti futuri.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1) “The Hounds” è il primo lungometraggio realizzato da te e Maurizio Del Piccolo, vero? A chi è nata l’idea e la sceneggiatura è stata scritta a quattro mani?

L’idea è stata sviluppata insieme partendo dall’argomento cardine del film che non possiamo menzionare, per non rovinare la sorpresa a chi ancora non lo ha visto! L’intero screen play è stato scritto a 4 mani, dividendo le scene tra me e Maurizio e scambiandocele di volta in volta fino alla soddisfazione di entrambi.

2) La passione per l’horror è un vostro tratto distintivo, o è una cosa nata con questo film?

Abbiamo sempre avuto la passione per l’horror. Maurizio va al cinema a vedere ogni cosa di genere che viene proposta…io aspetto i dvd.

3) Vi siete ispirati ad altri registi del passato o presente? Quali sono i vostri preferiti?

Roberto: Chiaramente Sam Raimi ha influenzato molto la mia visione dell’horror ed è il mio preferito, ma apprezzo anche lo stile lento giapponese e Corman (per citare il passato). Inutile menzionare Eastwood e Kubrick, ma qui siamo su un altro pianeta !

Maurizio: Sono un seguace della saga di Saw e fra i miei film preferiti ci sono Splatters gli schizza cervelli di Peter Jackson e Hellraiser di Clive Barker e Alta Tensione di Alexandre Aja . Mi piace l’horror di Raimi, la genialità di Jaume Balaguerò & Paco Plaza e il sadismo di Eli Roth in Hostel.

4) Questo film sappiamo che è stato realizzato con un low budget? E’ stato difficile organizzarsi in tal modo?

Si, difficile e frustrante, ma avevamo un obiettivo che non abbiamo mai perso di vista.

5) Cinematograficamente parlando, che tecniche avete utilizzato maggiormente per la realizzazione del film dal punto di vista tecnico e di ripresa?

A noi piace girare molto e da molti punti di vista, partendo comunque da disegni iniziali, lasciando poi al montatore e a noi stessi la possibilità di creare la stessa scena in svariati modi. Ci sono alcune scene che però sono nate nella nostra mente per essere girate e montate esattamente come le vedete nel film. Per raggiungere tale obiettivo sono state progettate e costruite apposite macchine di ripresa. Con Tommaso Borgstrom ci siamo intesi al volo in quanto è un grande cameraman e DOP a cui piacciono le evoluzioni stilistiche.

6) Secondo voi, è più facile realizzare un film del genere e riscuotere un successo in Italia o in Inghilterra?

Chi può dirlo!Sicuramente il film è britannico sia dal punto di vista stilistico che per gli attori e gli ambienti. Il prossimo sarà un misto , girato in Italia con entrambe gli attori dagli UK e dall’Italia. La lingua inglese aiuta a capire meglio le sfumature dei dialoghi che a volte possono non essere colte.

7) Come mai voi avete scelto di lavorare in Inghilterra, con la Moviedel Production?

Perché siamo residenti in UK e dopo aver fondato Moviedel abbiamo deciso di buttarci in questa esperienza. Avendo investito personalmente non potevamo rischiare di orientarci su un mercato ristretto.

8) Il cast di “The Hounds” è fatto da professionisti o emergenti? Come li avete selezionati?

Il cast è stato selezionato con audizioni a Bath e a Londra. Sono tutti professionisti anche se giovani. Ognuno si è rivelato serio e affidabile sia dal punto di vista professionale che umano.


9)Cosa pensate del cinema italiano di questo periodo?

Alcuni giovani si sono dati da fare e hanno raggiunto notevoli risultati. Crediamo che il cinema italiano sia in rialzo anche se per le produzioni indipendenti e di genere c’è davvero poco spazio in Italia. Il nostro paese vive piu` di cinepanettoni e film d’amore anche se ci sono numerose personalità valide che meriterebbero più visibilità e attenzione, sia dai distributori che dal pubblico stesso.

10) Dove è possibile vedere “The Hounds” e quali sono i progetti per la distribuzione?

Oltre alla ricerca della distribuzione per l’home video, DVD e bluray, stiamo attivando un piano per lanciare il film su più piattaforme VOD. Inoltre The Hounds e` iscritto a numerosi festival internazionali. Penso che da settembre ci saranno delle risposte più concrete riguardo alla distribuzione.

11) State già lavorando ad altri progetti?

Si ne abbiamo 2 pronti e un altro a cui stiamo lavorando da girare nell’immediato. Tre in tutto.

12) La vostra esperienza con il cinema come comincia?

Comincia da molto giovani. Io passavo i pomeriggi dopo scuola a girare con la tecnica dello stop-motion dei filmati con mostri creati da me. A volte coinvolgevo Maurizio e lo forzavo a recitare storie inventate al momento. Crescendo io ho abbandonato un po’ la telecamera mentre Maurizio che ha 10 anni in meno di me ha continuato coinvolgendomi di nuovo e ri-accendendo la passione.