Molte sono le novità: sedici “nuovi” palazzi potranno essere visitati da quest’anno e in più ci saranno numerosi eventi tra cui mostre, proiezioni di film, concerti. In ogni palazzo delle cinquantadue città coinvolte ci saranno visite guidate gratuite in italiano e in inglese. Negli anni, questa manifestazione ha raggiunto numeri importanti: cento banche hanno aperto le porte dei loro duecentodiciotto palazzi ubicati in centocinque città, accogliendo finora ottocentomila spettatori e dando modo ai curiosi di vedere le dimore storiche, dai palazzi cinquecenteschi ai capolavori del barocco, fino all’eleganza neoclassica settecentesca e alle più recenti opere architettoniche di artisti contemporanei.
Giuseppe Massari, presidente dell’Abi, ha detto: << In un momento ancora complesso per l’economia nazionale e internazionale il sostegno alla ripresa e allo sviluppo del Paese passano anche attraverso la tutela e la valorizzazione dell’immenso patrimonio artistico e architettonico italiano. L’arte e la cultura, infatti, rappresentano un volano strategico per la crescita del turismo, dell’industria e, più in generale, del Paese. Anche per questo le banche sono fortemente impegnate e investono ogni anno oltre 500 milioni di euro per proteggere e conservare collezioni, palazzi e arredi, e supportare le iniziative promosse da Istituzioni ed enti pubblici>>. Un evento notevole per conoscere pezzi unici della propria città. Roma è la città più rappresentata con ben otto palazzi aperti: da non perdere il Palazzo Altieri (nella foto), sede della Associazione Bancaria Italiana, un gioiellino del barocco romano progettato da Giovanni Antonio De’Rossi, poi rinnovato alla fine del ‘700.
Palazzi da vedere in tutta la Penisola: la Galleria di Palazzo Zevallos Stigliano, sede dell’Intesa-San Paolo a Napoli, accoglie il Martirio di Sant’Orsola del Caravaggio ( nella foto); a Milano, è interessante il palazzo della Sede Direzione Generale Deutsche Bank, edificio di nove piani dell’architetto Gino Valle, che ospita oltre 56 mila opere e promuove l’attività di giovani artisti. Per un giorno svestite i panni dei risparmiatori e indossate i panni di cittadini consapevoli dell’abbondanza artistica del Belpaese. Un modo per dimenticare la crisi che investe entrambi i settori, quello economico e quello culturale, mettendo in ombra tutto ciò che di buono c’è nel nostro Paese.