#iorestoacasa con NewsCinema | Assassinio sull’Orient Express su Rai 1

Il personaggio di Hercule Poirot ha vissuto incredibili avventure grazie al genio di Agatha Christie, che lo ha utilizzato in ben trentatré romanzi e cinque antologie di racconti. Una ricchissima base letteraria che è servita da base per una altrettanto folta serie di trasposizioni per il piccolo e il grande schermo e che ha consacrato l’iconico investigatore quale degno erede di Sherlock Holmes nell’immaginario comune. Era solo questione di tempo prima che il cinema lo rispolverasse per dare il via ad una nuova saga di adattamenti, e nel 2017 la 20th Century Fox ha affidato il fortunato franchise giallistico ad un regista e attore di razza come Kenneth Branagh, già mago delle trasposizioni shakespeariane, che per l’occasione si è anche riservato il ruolo di protagonista.

Il libro alla base è uno dei più conosciuti dal grande pubblico, ossia quell’Assassinio sull’Orient Express già visto in forma filmica negli anni ’70 per la regia di Sidney Lumet. In occasione della trasmissione televisiva, in prima visione free alle 21.25 su RAI1, andiamone a scoprire i punti di forza.

 Assassinio sull’Orient Express | Una storia dal fascino intramontabile

kenneth branagh
Kenneth Branagh

L’intreccio narrativo creato dalla scrittrice inglese non ha perso un briciolo del suo fascino, con il cospicuo numero di personaggi al centro della vicenda coinvolto in un intrigo a bordo del famoso mezzo di trasporto. L’Orient Express, il treno sul quale i passeggeri, incluso lo stesso Poirot, si trovano a viaggiare è vittima di una sosta forzata dopo che una valanga lo ha fatto deragliare e poco dopo viene ritrovato il corpo senza vita di uno di loro, il losco mercante d’arte Samuel Ratchett. L’uomo è stato brutalmente ucciso con un insolito modus operandi e l’investigatore – che sperava di godersi una tranquilla vacanza – è costretto ad usare il proprio ingegno per scoprire il colpevole.

Durante le indagini Poirot scopre che ognuno degli astanti era in qualche modo collegato al deceduto, il quale in realtà viaggiava sotto falsa identità in fuga da un ambiguo passato, e fatica a decifrare il reale movente del delitto. Il colpo di scena finale si rivela ancor oggi una perfetta macchina chirurgica, capace di soddisfare sia i neofiti che gli appassionati già a conoscenza dell’effettivo epilogo.

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 Assassinio sull’Orient Express | Una regia raffinata

Branagh regista è da sempre stato un maestro della messa in scena, basti pensare al monumentale adattamento di Hamlet (1996), ben quattro ora nella versione integrale, che restituiva magnificamente il tragico fascino della nota opera del bardo d’Albione. E anche in quest’occasione, complice l’elevato budget a disposizione, fa le cose in grande operando un’intelligente sfruttamento delle sequenze in interno e della relativa ambientazione, trasformando le varie carrozze del mezzo in un perfetto campo espositivo nel quale ricercare indizi e tracciare le proprie conclusioni.

Un’eleganza che si nota anche nella scelta dei costumi e nel modo di gestire l’affiatato cast, rendendo la complessa risoluzione del caso in un appagante esercizio estetico che, complice i flashback rivelatori girati in bianco e nero, mantiene alto il ritmo e la contigua attenzione dello spettatore fino al giungere dei titoli di coda, dove l’epilogo apre al già annunciato sequel.

 Assassinio sull’Orient Express | Un cast delle grandi occasioni

johnny depp
Johnny Depp

L’ingente sforzo produttivo si nota anche nell’incredibile stuolo di star ingaggiato, capace di far strabuzzare gli occhi per la fama delle star qui protagoniste in ruoli più o meno secondari. Branagh si circonda infatti di noti e affermati colleghi quali Johnny Depp, Michelle Pfeiffer, Penelope Cruz, Willem Dafoe, Daisy Ridley e Judi Dench, riservando anche un ruolo al suo storico collega e amico di vecchia data Derek Jacobi nei panni dell’anziano controllore.

In Assassinio sull’Orient Express ognuno degli interpreti è a proprio agio nelle vesti del relativo alter-ego, merito di una caratterizzazione incisiva che sa come sfruttare al meglio le rispettive peculiarità interpretative, e il mistero è ancor più fitto e insondabile proprio grazie alla totale dedizione degli attori che ben nascondono i propri reali scopi. Una riunione di star che si manifesta quale ulteriore punto di forza di un adattamento classico ed elegante che, pur al netto di una parziale freddezza, vale il tempo speso.