Le bugie con le gambe lunghe, opera che anticipa le modalità drammaturgiche moderne presenti nell’Eduardo a venire, tratta il tema della verità e della menzogna, in cui il rivolo di amarezza, che serpeggia nella comicità a tratti farsesca del primo atto, si accentua con il procedere dell’azione. L’intreccio è sorretto dai reciproci intrighi, che alcune coppie intessono attorno a Libero Incoronato, un uomo modesto, onesto, dignitoso e fiero, la cui vita viene sconvolta dai vicini, i quali tentano, suo malgrado, di convincerlo in ogni modo nelle loro squallide storie. Prima ingenuamente deciso a smascherare le clamorose menzogne spacciate per verità, Libero decide alla fine di adeguarsi in modo provocatorio alla regola generale, rilanciandola e amplificandola fino al paradosso. Ed ecco spiegato il titolo della commedia: mentre le bugie dalle gambe corte sono quelle puerili ed ingenue, tipiche dell’età infantile, quelle dalle gambe lunghe sono tipiche dell’età adulta, a proposito delle quali Eduardo affermò, nell’intervista rilasciata a Sergio Romano: ” sono quelle bugie che tutti noi dobbiamo aiutare a camminare per non far cadere l’impalcatura della società”.