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La ricca stagione 2012-2013 del Teatro Argentina

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Franco Scaglia e Gabriele Lavia, rispettivamente presidente e direttore artistico del Teatro di Roma, hanno presentato stamani il nuovo cartellone del Teatro Argentina. Alla presenza del sindaco Gianni Alemanno, dell’Assessore alla Cultura Fabiana Santini e all’Assessore  alle politiche culturali della provincia Cecilia D’Elia, nonché alla presenza di numerosi artisti intervenuti a presentare il loro lavoro inserito nella prossima stagione del Teatro Argentina e di Monique Veature del Festival Romaeuropa, si è parlato del malessere che pervade l’Occidente e di crisi economica che, purtroppo per gli italiani, trascina nel baratro il settore della cultura. “In questi tempi grami – come definisce i tempi attuali l’attore e regista Laviala mia linea è un percorso tortuoso in una foresta dove non entra la luce, alla disperata ricerca di una radura nella grande piazza Argentina. L’unica possibilità per l’uomo di sapere chi è, è entrare nel buio.”- Mattatore conscio della sua missione, Lavia aggiunge- “ Le due parole più antiche dell’Occidente sono dio e teatro, ma teatro è ancora più antica. Teatro, vuol dire luogo dove sono guardato. Termine che non ha mai cambiato significato rispetto a dio. Perciò oso dire che è la più antica del mondo e qui siamo a Roma, la romanizzazione della grecità ha fondato l’Occidente. Mettiamoci una mano sulla coscienza!“. Direttore artistico e presidente, sostenuti dai dati della Santini, hanno affermato che, nonostante la crisi la passata stagione del Teatro di Roma ha fatto aumentare la partecipazione dei romani alla stagione teatrale, creando occasioni di coinvolgimento anche al di fuori degli spettacoli di prosa, ad esempio attraverso gli incontri di approfondimento culturale ad ingresso libero organizzati nella Sala Squarzina.

La stagione 2012-2013 dell’Argentina si presenta come piena di spettacoli di qualità: si alternano spettacoli di drammaturgia classica, come La scuola delle mogli di Molière, a quelli appartenenti alla tradizione drammaturgica novecentesca, di cui un esempio è Servo di scena per la regia di Branciaroli il denominatore comune, passando per quelli classificabili nella drammaturgia contemporanea, tra cui spicca Soprattutto l’anguria di e con Massimiliano Civica, per arrivare alla drammaturgia contemporanea, di cui si può citare la Divina Commedia di Eimuntas Nekrosius.nGigi Dall’Aglio è intervenuto per parlare di Non si uccidono così anche i cavalli?, adattamento teatrale che arriva dopo l’omonimo libro di Horace McCoy e una trasposizione cinematografica firmata da Syndey Pollack, per dare agli spettatori di percepire direttamente e attivamente la percezione della vicenda, che narra di uno spettacolo crudele in voga nella California degli anni ’30, soffermandosi sulla spettacolarizzazione delle miserie umane e mostrando il narcisismo più becero.

Anche Toni Servillo ha preso la parola per introdurre lo spettacolo che metterà in scena all’Argentina dal 7 al 31 Maggio 2013, intitolato Le voci di dentro: “Eduardo è quell’autore che riesce a coniugare il massimo della sofisticazione recitativa con la drammaturgia popolare, ed è su questa sinergia che si basa il teatro del secondo me. Pensavo ai valori di questo testo mentre ero sull’ultimo set di Anghelopulos, perché gli attori mi raccontavano che le sale dell’Atene in crisi sono gremite, per la necessità di stringersi e capire emozionandosi. Eduardo pone delle domande sulla questione che ci disorienta, indaga in che modo sono minate le ragioni della nostra convivenza civile.- Ed aggiunge orgogliosamente – Mio fratello Peppe debutta nel ruolo di mio fratello nella messa in scena.” Le voci di dentro rappresenta il risultato di una importante coproduzione del Teatro di Roma col Piccolo di Milano e i Teatri Uniti d’Europa.

Per celebrare il centenario dalla nascita di Elsa Morante, Mario Martone ha presentato La serata a Colono, in scena dal 30 Febbraio al 17 Gennaio: “Si tratta dell’unico spettacolo scritto dalla Morante e di una messa in scena sognata da Bene, Gassman, Eduardo. Insieme a Carlo Cecchi, molto amico di Elsa Morante, stiamo riuscendo a realizzarlo. La mia collaborazione con Cecchi va avanti dai tempi di Morte di un matematico napoletano, che ha segnato anche prima apparizione cinematografica di Servillo. La collaborazione con Cecchi è continuata felicemente e i riferimenti alla Morante sono costanti. Ringrazio il Teatro di Roma, il Teatro Stabile delle Marche e quello di Torino per la coproduzione dello spettacolo. Sono molto contento di portare questo spettacolo all’Argentina, perché il mio percorso teatrale è molto legato a Roma, dove ho portato in scena Edipo Re e ed Edipo  a Colono ed anche per quello che significa la Morante per Roma. La compagnia è formata da attori che vengono dal Gran Teatro, le musiche sono di Nicola Piovani.” Dal 3 al 7 Aprile la stagione procede con un grande ritorno quello de La resistibile ascesa di Arturo Ui, scritto da Bertolt Brecht, diretto da Carlo Longhi e con Umberto Orsini, che Lavia ha pubblicamente  incastrato per una delle serate d’onore gratuite che l’Argentina organizzerà il prossimo anno. Da annotare è anche il Viviani varietà, in scena dal 16 al 28 Aprile, di Raffaele Viviani e con Massimo Ranieri, spettacolo presentato in prima nazionale al 75. Festival del Maggio Musicale Fiorentino. Sono previsti anche otto concerti di musica da camera della Filarmonica Romana, sui quali Sandro Cappelletto ha detto: “Si tratta di una forma di teatro tutto interiore: un teatro dell’ascolto, attraverso cui esploriamo territori segreti.

Il direttore artistico sarà impegnato anche l’anno prossimo, tra le altre cose, nel Progetto Pirandello che lo vede interprete e regista di due novelle pirandelliane con la produzione del Teatro di Roma, Tutto per bene e La trappola. L’obiettivo è quello di riprendere il lavoro di formazione iniziato lo scorso anno con le scuole romane, seguendo il personale filo conduttore del Lavia interprete di Pirandello, secondo cui il vero sta nel buio. Sempre ai giovani e alle scuole è dedicata un’altra iniziativa, in fase di progettazione con l’ Agis e Rai Educational , che si sostanzia in una sorta di premio: “Il Premio Teatro Giovani non è il solito premio, è sbagliato definirlo così, nasce per avvicinare i ragazzi al teatro per dare loro l’opportunità di partecipare, tramite delegazioni di ragazzi scelti dalle scuole, agli spettacoli in modo diverso, dandolo loro un voto il. Questo perché è necessario  costruire un nuovo pubblico.” Il sindaco Gianni Alemanno ha annunciato che i lavori di restauro del teatro termineranno in concomitanza con lo spostamento della linea 8 entro la fine dell’anno, restituendo così  ai romani lo spettacolo della piazza antistante il teatro. Alemanno chiude lanciando un appello agli occupanti del Valle: ” Mi rivolgo agli attuali occupanti, perché possano uscire da questo splendido isolamento e cerchino di connettersi con la realtà in costruzione della Casa dei Teatri, dialogare con le istituzioni a prescindere da chi sono governate e dai momenti. Dobbiamo valorizzare la produzione teatrale della città, con qualità dell’offerta culturale. Il mio è un appello non aggressivo, ma collaborativo.” Per maggiori informazioni sulla stagione 2012-2013 del Teatro Argentina e su tutte le attività correlative, potete visitare il sito www.teatrodiroma.net.

 

 

 

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La pace tra Re Carlo e Harry, impossibile: tutta colpa di William

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Harry - Newscinema.it

Harry – Newscinema.it – Fonte: Web Search

Il principe William potrebbe rappresentare un serio ostacolo ad una possibile pace tra Re Carlo e Harry.

Stando alla nuova biografia sulla Famiglia Reale il principe Harry potrebbe costituire un ostacolo al riavvicinamento tra Carlo e Harry.

Periodo piuttosto movimentato all’interno della Famiglia Reale. Come noto Harry e Meghan sono ormai dei veri e propri separati in casa, con la coppia che spera in una sorta di temporanea riappacificazione in vista delle ormai prossime festività natalizie. Stando all’ultima biografia sulla Royal Family ci sarebbe un grande ostacolo al riavvicinamento tra Carlo e Harry.

William ostacolo alla pace tra Re Carlo e Harry

Il clima all’interno della Famiglia Reale è sempre più teso, anche e soprattutto per via della nuova biografia dal titolo ufficiale di Spare. In particolare, la situazione sarebbe ormai sempre più complicata tra i principi William e Harry: come riportato proprio dalla biografia Spare, al momento il principale ostacolo ad una possibile riappacificazione tra Harry e Meghan e il re Carlo e la regina Camilla sarebbe infatti rappresentata proprio dal marito di Kate Middleton.

La diatriba non andrà dunque incontro ad alcun tipo di tregua nemmeno per il periodo di Natale, in quanto Harry e Meghan non sarebbero stati invitati per il classico appuntamento della Famiglia Reale consistente nel pranzo di Natale nella residenza di Sandringham.

William ostacolo tra Re Carlo e Harry: il motivo

William e Harry - Newscinema.it

William e Harry – Newscinema.it – Fonte: Web Search

La riappacificazione non è arrivata nemmeno in occasione del compleanno di Re Carlo dello scorso 14 novembre. Il secondogenito del sovrano non ha partecipato all’importantissimo evento limitandosi ad una semplice chiamata. Un episodio che ha inevitabilmente contribuito ad alimentare le tensioni e ad aumentare l’isolamento di Harry dal resto dei membri della famiglia.

Tornando al principe William come principale ostacolo alla tregua, i due fratelli non avrebbero praticamente più avuto alcun tipo di contatto a partire dal brevissimo incontro avvenuto a Londra lo scorso mese di maggio in occasione dell’incoronazione di Re Carlo. L’astio di William nei confronti di Harry sarebbe dovuto in generale all’atteggiamento mostrato dal secondogenito nel corso di questi ultimi mesi.

Stando sempre alla biografia reale, William considererebbe suo fratello come una sorta di disertore: il principe del Galles punterebbe dunque in primo luogo a difendere gli interessi della Corona, che in seguito alla morte della Regina Elisabetta II si è ritrovata a vivere alcuni momenti estremamente complicati. Per il momento, un riavvicinamento tra William e Harry appare di conseguenza piuttosto lontano.

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Michael B. Jordan: la sua Ferrari va in pezzi | Terribile incidente

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Bruttissimo incidente stradale per Michael B. Jordan: l’attore statunitense ha distrutto la sua Ferrari lungo una strada di Hollywood.

Bruttissimo incidente automobilistico per Michael B. Jordan. L’attore, produttore cinematografico e regista statunitense ha distrutto del tutto la sua Ferrari andando a sbattere contro una Kia lungo una strada di Hollywood. Ecco i danni provocati dall’incidente.

Michael B. Jordan: la sua Ferrari distrutta in un incidente stradale

Un weekend a dir poco da dimenticare per Michael B. Jordan. Verso le undici di sera di sabato 2 dicembre l’attore statunitense si è schiantato con la sua Ferrari contro una Kia per le strade di Hollywood. La vettura dell’attore, per la precisione una Ferrari 812 GTS di colore blu con un prezzo di listino di partenza di 369.576 euro e con un motore da 800 CV, è andata praticamente distrutta nell’impatto esattamente come l’altra automobile.

Per quanto riguarda l’incidente in questione, le cause precise che hanno provocato il sinistro non sarebbero per il momento ancora note. A svolgere i primi esami del caso sono stati gli agenti di polizia della città di Los Angeles: questi ultimi hanno riferito pubblicamente come Michael B. Jordan non fosse né in stato di alterazione né sotto l’effetto di alcol o di qualsiasi sostanza stupefacente.

A parte i danni alle vetture, non si sono registrati per fortuna problemi per le persone coinvolte o altri tipi di danni materiali. Jordan ha dovuto compilare un verbale sulla precisa dinamica dell’incidente in quanto dettagli sull’accaduto per il momento non ve ne sarebbero ancora.

L’attore dovrà di sicuro fornire spiegazioni sulla natura e sulle cause che hanno potuto portare all’incidente anche allo scopo di dare chiarimenti in merito a sue possibili eventuali responsabilità.

 

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Gli ultimi lavori di Michael B. Jordan

Michael B. Jordan è noto principalmente per il ruolo di Adonis Creed nei film spin-off della saga di Rocky Creed – Nato per combattere del 2015, Creed II del 2018 e Creed III di questo 2023 oltre che per quello di Oscar Grant in Prossima fermata Fruitvale Station del 2013.

L’attore, che ha fatto poi anche il suo ingresso all’interno del Marvel Cinematic Universe con il ruolo di Erik Killmonger nei film di Black Panther, ha iniziato da poco a intraprendere anche un nuovo percorso in veste di regista. Primo film diretto è consistito proprio in Creed III, pellicola arrivata nelle sale cinematografiche lo scorso mese di marzo.

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Don Matteo 14: un noto conduttore si aggiunge al cast | Chi è

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Don Matteo 14 new entry

Don Matteo – Fonte: Instagram – Newscinema.it

Good news per tutti i fan sfegatati di Don Matteo! Un nuovo conduttore entrerà nel set in una delle fiction più longeve e più amate di sempre. Ecco di chi stiamo parlando, non ci credereste mai.

Don Matteo è una leggenda ormai per quanto riguarda il mondo della fiction della Rai. È arrivato alla quattordicesima stagione, le puntate attualmente in lavorazione, saranno trasmesse dall’emittente statale nel 2024. Ovvio la differenza si sente, in quanto la mancanza di Terence Hill è percepibile, non possono sicuramente pensare di spazzare 13 anni di presenza in cinque minuti, ma siamo sicuri che anche Raoul Bova riuscirà ad entrare nel cuore degli spettatori.

Essendo la nuova stagione, attualmente in lavorazione, sono tutti alla ricerca di nuovi indizi o di piccoli spoiler, per capire la “via” che prenderà il nuovo copione. Dalle ultime indiscrezioni è emerso che un nuovo conduttore entrerà nel cast di una puntata di Don Matteo. Ecco di chi stiamo parlando.

Una new entry in Don Matteo

Don Matteo è passato da un grande prete in bici ad un altro altrettanto bravo  in moto che sta cercando, giorno dopo giorno, di raggiungere anch’esso il cuore dei suoi fan. Senza togliere nulla al grande Raoul Bova che è un attore eccezionale, ovvio che Terence Hill sarà sempre il guru degli attori. Lui e Bud Spencer hanno segnato un’era, ma questa è un’altra storia.

Ad ogni modo, Hill è entrato ancora di più nel cuore dei suoi fan, con questa fiction, indossando gli abiti un pò da prete e un pò da Sherlock Holmes. Il suo modo di risolvere i casi, la sua estrema generosità, per non parlare dei siparietti comici con il suo amico Frassica, sono i momenti più belli che ricordano i fan. Insomma, Don Matteo è sempre stato uno di quei telefilm che non ti stancheresti mai di guardare. Poi per cambi di rotta interni, Terence ha passato “la palla” al nuovo parroco di Spoleto, il bel Don Massimo e anche con lui, le cose stanno iniziando a farsi interessanti.

Chi è il nuovo conduttore?

Terence Hill come dicevamo, ha salutato nella tredicesima stagione uno dei suoi personaggi più amati dal pubblico, cioè Don Matteo, il quale però sta resistendo al cambio della guardia a favore di Don Massimo, alias Raoul Bova. A dimostrazione di ciò, la lavorazione dell’attuale 14esima stagione, nella quale pare ne vedremo delle belle. In primis, un bravo conduttore che tutti conosciamo, parteciperà ad una puntata della fiction di Mamma Rai.

Stiamo parlando di Marco Liorni, il quale da quello che abbiamo potuto leggere sul blog di Davide Maggio, dovrebbe interpretare se stesso, grazie ad un crossover di Reazione a Catena. I fan, dopo aver appreso questa notizia, non vedono l’ora di sapere chi vestirà i panni del concorrente, in uno dei game show più amati in Rai.

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