“Trovarsi in una situazione estrema come i giovani protagonisti di questa storia mette in evidenza le fragilità e le insicurezze che ognuno di noi ha, ma la cosa più importante è il fatto che molto probabilmente c’è sempre una soluzione per tutto, tranne che per la morte. Sembrerebbe retorica, ma non lo è, poiché questo è raccontato attraverso dei personaggi che non parlano per frasi fatte ma comunicano attraverso le loro azioni ed emozioni, ma soprattutto attraverso il linguaggio universale del cuore e dei valori. Nessuno è orfano se non di se stesso…” ha affermato Alessandro Prete.
Certo una storia che parlerà al cuore, percorrendo le strade tortuose e complesse di chi, cresciuto in un orfanotrofio, si risveglia un giorno ed è costretto a reinventarsi la propria vita. Di nuovo.