Matteo Garrone, Marco Risi, Valerio Mieli, Fabrizio Gifuni, Libero De Rienzo e Isabella Ragonese prenderanno parte al laboratorio “La luce della realtà”, promosso dal Centro Teatro Ateneo e dal Dipartimento di Storia dell’arte e spettacolo, per ricordare il direttore della fotografia Marco Onorato, scomparso prematuramente sei mesi fa. Il laboratorio si articola in un triplice appuntamento a partire da lunedì 10 dicembre. Nella prima giornata, presso l’aula magna del Rettorato alle ore 17, il regista Matteo Garrone parlerà della lunga collaborazione con Onorato e sarà proiettato il film Reality, vincitore del Grand Prix della Giuria all’ultimo Festival di Cannes. Sarà presente anche l’attore Fabrizio Gifuni (protagonista di C’era una volta la città dei matti, regia di Marco Turco, fotografia di Marco Onorato, miniserie TV, 2009, sull’esperienza di Franco Basaglia).

Marco Onorato ha legato il suo nome alla straordinaria avventura cinematografica di Matteo Garrone, che ha aiutato come un padre fin dagli esordi, procurandogli anche la pellicola per girare il suo primo film, Silhouette, e fotografando poi tutti i suoi film (tranne uno, Estate romana, perché già impegnato su un altro set): da Terra di mezzo (1997) a Ospiti (1998), dall’Imbalsamatore (2002) a Primo amore (2003), da Gomorra (2008) a Reality (2012).

Mercoledì 12 dicembre il regista Marco Risi e l’attore Libero De Rienzo ricorderanno il direttore della fotografia con la proiezione del film Fortapàsc e nella terza e ultima giornata Giovedì 13 verrà proiettato, alla presenza del regista Valerio Mieli e dell’attrice Isabella Ragonese, il film Dieci inverni. Gli appuntamenti di mercoledì e giovedì si svolgeranno nell’aula I di Lettere alle ore 20.00.

Marco Onorato ha collaborato per trent’anni con il Centro teatro ateneo della Sapienza ed è stato docente presso il dipartimento di Storia dell’arte e spettacolo. Ha vinto vari premi e ottenuto molte nominations: vincitore dell’European Film Award (Copenaghen, 2008), l’Oscar europeo per la fotografia, dell’Esposimetro d’Oro al Premio Gianni Di Venanzo (Teramo, 2008) e del Mirto d’Oro (Poggio Mirteto, 2008) per Gomorra. Ha ricevuto una nomination al David di Donatello come migliore direttore della fotografia per L’imbalsamatore (2002), un’altra candidatura al David di Donatello per la migliore fotografia e una candidatura al Nastro d’Argento per Primo amore (2003), diretto sempre da Garrone. Fu il primo operatore italiano a utilizzare il rivoluzionario linguaggio del movimento dello steadycam.
L’eccellenza della fotografia di Marco Onorato, in quella nitida illuminazione degli ambienti e dei personaggi, dei volti e degli sfondi, rivela una sensibilità speciale per catturare “la luce della realtà”. Nei suoi film la realtà viene filtrata in modo sempre nuovo e diverso a seconda dell’idea del regista e dell’ambiente che Onorato incontrava.

Gli appuntamenti, curati dalla professoressa Luisa Tinti, vedranno la partecipazione del professore emerito di Discipline dello spettacolo, già direttore del Centro teatro ateneo e del Centro di ricerca sullo spettacolo, Ferruccio Marotti. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.

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