In occasione della nostra rubrica horror abbiamo deciso di recuperare un intenso e poco conosciuto film del 2002: May. Scritto e diretto da Lucky McKee e interpretato da Angela Bettis, Anna Faris, Jeremy Sisto e James Duval May racconta la storia di una giovane e solitaria donna dall’infanzia travagliata: May. Trascurata dalla famiglia e dai colleghi a causa dei suoi numerosi comportamenti bizzarri May gode della sola compagnia della sua migliore amica, la bambola di porcellana Suzie. Chiusa da sempre in una scatola come Suzie May vive una vita da emarginata, perennemente divisa tra il lavoro nella clinica veterinaria e alcune strambe amicizie. Ma quando la scatola di Suzie va in pezzi in seguito ad un incidente causato da alcuni bambini ciechi anche la bolla di tristezza, delusioni e repressioni di May esplode facendo emergere tutta la rabbia accumulata nel corso della sua vita. Se non puoi avere un amico createne uno. May prende alla lettera il vecchio bigliettino di auguri della madre e crea con le sue stesse mani il suo nuovo migliore amico, un “uomo” fatto delle sole parti a lei gradite delle persone che conosce. Un orrendo puzzle di dolore e morte che le darà la sola cosa che ha sempre voluto nella vita, un briciolo d’amore.

Schermata 2013-06-15 alle 10.18.35Dopo il bizzarro All Cheerleaders Die e prima del controverso The Woman Lucky Mckee realizza un interessante e drammatico affresco di una solitaria ragazza americana, portata dalle repressioni familiari e dalle ingiustizie della società a diventare un freak of nature. Caratterizzato da un cast inedito e interessante e arricchito da una regia consapevole e perennemente oscillante tra l’horror, la comedy e il dramma May è uno degli horror più interessanti degli anni 2000. Non era facile riportare sul grande schermo la storia di May, una ragazza abbandonata da tutto e tutti capace di passare da debole vittima a irrefrenabile carnefice. E soprattutto non era facile rendere palpabile il forte senso di solitudine di May (merito della magistrale Angela Bettis, attrice feticcio di McKee), rappresentato dalla drammatica sequenza finale, in cui finalmente lo spettatore intuisce il vero obiettivo della protagonista della storia: non un fidanzato, non un amico, ma solo un abbraccio, un gesto d’amore. May parte come un tipico film horror e finisce come la migliore delle opere drammatiche conquistando anche il più scettico degli spettatori. Qualora voleste gustarvi un’opera horror alternativa e originale recuperate questa piccola perla di Lucky Mckee.

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